Il rettore John McCourt in missione accademica per un’alleanza culturale tra Italia e Cina. “Creiamo ponti tra generazioni e civiltà
Nuovi orizzonti per l’internazionalizzazione accademica dell’Università di Macerata, che consolida la propria vocazione globale grazie a un’importante missione istituzionale in Cina guidata dal rettore John McCourt. Una visita strategica che ha visto la firma di un protocollo d’intesa con la prestigiosa Università di Shandong, una delle più antiche e autorevoli del paese asiatico, con oltre 65.000 studenti distribuiti in sei campus.
Un viaggio che non è solo simbolico, ma carico di significati storici e culturali. La tappa inaugurale della missione, infatti, è stata Qufu, città natale di Confucio, dove la delegazione italiana ha reso omaggio al grande filosofo e ha incontrato i rappresentanti della Qufu Normal University, confermando l’interesse dell’ateneo maceratese per il dialogo con le radici della tradizione educativa cinese.
Una lunga amicizia che guarda al futuro
Il rettore McCourt ha sottolineato il valore dell’iniziativa come momento di continuità con un dialogo secolare tra le due culture, iniziato nel XVI secolo con la figura del gesuita maceratese Matteo Ricci, tra i primi occidentali a costruire un ponte autentico e duraturo con la Cina imperiale. «Italia e Cina condividono un passato ricco e una straordinaria profondità culturale – ha dichiarato McCourt – ma oggi è nel campo accademico che possiamo continuare a costruire comprensione reciproca, superando differenze politiche e promuovendo collaborazione concreta».
Cooperazione accademica e innovazione digitale
Durante la visita alla Shandong University, la delegazione dell’UniMC – accompagnata anche da Giorgio Trentin, direttore dell’Istituto Confucio di Macerata – ha incontrato i vertici dell’ateneo e alcuni presidi di facoltà, esplorando nuove sinergie nei settori di lingue, filosofia, economia, archeologia e scienze sociali. Al centro del dialogo anche tecnologie digitali e intelligenza artificiale, strumenti ritenuti sempre più cruciali per innovare la didattica e la ricerca.
Il protocollo sottoscritto punta a facilitare scambi tra studenti e docenti, progetti di ricerca congiunta e iniziative formative condivise, rafforzando così il ruolo dell’Università di Macerata come protagonista nel panorama internazionale.
«Questa visita non è solo un accordo formale, ma un segnale forte di apertura, fiducia e visione condivisa – ha concluso McCourt –. L’Università di Macerata vuole essere un ponte culturale attivo tra due grandi civiltà della conoscenza, contribuendo alla costruzione di un sapere inclusivo, collaborativo e orientato al futuro».
Nel solco dell’antica eredità lasciata da Matteo Ricci, UniMC riafferma il suo impegno nella promozione di un mondo accademico globale, capace di unire e non dividere, e rafforza la sua posizione anche all’interno dell’Alleanza Europea ERUA, tra i protagonisti della cooperazione universitaria internazionale.