Trani (BT) – Un’importante operazione dei Carabinieri del Comando Provinciale di Barletta Andria Trani ha portato all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Trani, su richiesta della locale Procura, nei confronti di sei individui ritenuti responsabili, a vario titolo, di gravi reati. Le accuse spaziano dalla rapina a mano armata con sequestro di persona ai danni di un autotrasportatore, al riciclaggio e alla ricettazione di autovetture rubate, fino al favoreggiamento reale e personale.
Il provvedimento restrittivo, eseguito nella mattinata odierna con il supporto del 6° Nucleo Elicotteri, dello Squadrone Eliportato Cacciatori Puglia e del Nucleo cinofili di Modugno, è il risultato di una meticolosa attività investigativa coordinata dal Pubblico Ministero e condotta dal Nucleo Investigativo del Reparto Operativo dei Carabinieri di Barletta Andria Trani. Le indagini hanno permesso di fare luce su un gruppo criminale radicato tra Trani ed Andria.
Secondo quanto emerso dalle indagini, il gruppo si sarebbe reso responsabile, in data 24 marzo 2025, di una violenta rapina ai danni di un autotrasportatore di una ditta locale di trasporti, avvenuta nelle campagne di Corato (BA). L’uomo, alla guida di un mezzo pesante carico di salumi per un valore di oltre 200mila euro, sarebbe stato bloccato sulla SP 231 da due autovetture, una di grossa cilindrata e un’utilitaria. Sotto la minaccia delle armi, i malviventi si sarebbero impossessati del camion e avrebbero costretto l’autista a salire a bordo di una delle loro auto, privandolo della libertà personale per il tempo necessario al trasbordo del carico su un altro mezzo nella loro disponibilità.
Le operazioni di trasbordo sarebbero avvenute in un’area di parcheggio, con la presunta complicità di due custodi. L’autotrasportatore sarebbe stato poi rilasciato in una zona rurale di Terlizzi (BA), non lontano dal camion ormai svuotato.
L’attività investigativa si è avvalsa dell’analisi approfondita delle immagini di numerose telecamere di videosorveglianza, di servizi di osservazione e pedinamento, nonché di intercettazioni telefoniche, ambientali e di localizzazione GPS. Le prove raccolte hanno permesso agli inquirenti di ricostruire la dinamica degli eventi, una ricostruzione condivisa dal GIP del Tribunale di Trani.
Le indagini hanno inoltre consentito di individuare la base logistica utilizzata dalla banda per nascondere le auto di grossa cilindrata impiegate per i crimini. Due di queste vetture, un’Alfa Romeo Stelvio e un’Audi A4 SW, sono state rinvenute e sequestrate. All’interno dei veicoli sono stati trovati arnesi da scasso, radio ricetrasmittenti e chiodi a tre punte, presumibilmente destinati a ostacolare eventuali inseguimenti da parte delle forze dell’ordine.
Si sottolinea che il procedimento penale si trova ancora nella fase delle indagini preliminari. Dopo l’esecuzione delle misure cautelari, seguiranno gli interrogatori di garanzia degli indagati e il confronto con i loro difensori. L’eventuale colpevolezza degli arrestati in relazione ai reati contestati dovrà essere accertata nel corso del processo, nel pieno contraddittorio tra le parti.