La città di Pesaro piange la scomparsa di Enrico Paolini, indimenticabile figura del ciclismo italiano e simbolo dello sport locale. Il sindaco Andrea Biancani, l’assessore alla Cultura Daniele Vimini e l’assessore allo Sport Mila Della Dora hanno espresso il loro profondo cordoglio per la perdita di un uomo che ha incarnato passione e tenacia sulle due ruote.
Professionista dal 1969 al 1979, Paolini ha lasciato un segno indelebile nel mondo del ciclismo, conquistando ben sette tappe al prestigioso Giro d’Italia, tre titoli di Campione Italiano e la classica Milano-Torino. “Un campione che grazie alla sua determinazione, professionalità e tenacia è riuscito a farsi strada tra i grandi del ciclismo nazionale e internazionale“, hanno dichiarato congiuntamente gli amministratori. “Un esempio di passione e costanza, che ha ispirato generazioni di giovani atleti e appassionati delle due ruote.”
Il sindaco Biancani ha ricordato con piacere i momenti trascorsi con Paolini durante le iniziative organizzate da Bibi Arduini, sottolineando la sua disponibilità e la gioia nel partecipare e condividere la sua esperienza con i giovani.
Enrico “Rico” Paolini non era solo un atleta di valore, ma anche un uomo profondamente legato alla sua terra d’origine. Nato a Pesaro, nel quartiere di Santa Maria delle Fabbrecce, mantenne sempre un forte legame con le sue radici. Proprio in questo quartiere, nel 2022, gli era stata dedicata un’installazione all’interno del murale della Cooperativa ricreativa culturale “Duilio Fabi”, un omaggio voluto da Corrado Mezzolani.
Un altro momento significativo ricordato con affetto dagli amministratori è stata l’inaugurazione del Museo della Bicicletta a Palazzo Gradari. In questo spazio dedicato alla storia del ciclismo, a Paolini è stato riservato un posto d’onore tra le biciclette dei più grandi campioni. “Siamo orgogliosi che il Museo della Bicicletta ospiti un mezzo realizzato da Paolini negli anni ’70 e una gigantografia che lo ritrae vittorioso durante il Giro di Svizzera“, hanno sottolineato gli amministratori, evidenziando il profondo legame che Paolini ha sempre mantenuto con la città.
La sua carriera, costellata di successi e caratterizzata da una forte etica sportiva, lo ha reso un modello per molti. La sua grinta e la sua capacità di superare le sfide lo hanno consacrato come uno dei protagonisti del ciclismo italiano degli anni ’70. Oltre ai successi già citati, Paolini ha partecipato a numerose altre competizioni di prestigio, dimostrando sempre grande competitività e attaccamento alla maglia. Dopo il ritiro dalle corse, ha continuato a dare il suo contributo al mondo del ciclismo come allenatore, trasmettendo la sua passione e la sua esperienza alle nuove generazioni.
“Alla famiglia, agli amici e a tutti coloro che hanno avuto l’onore di pedalare al suo fianco vanno le nostre più sentite condoglianze“, concludono il sindaco Biancani, l’assessore Vimini e l’assessore Della Dora, unendosi al cordoglio di tutta la comunità per la perdita di un grande uomo e di un indimenticabile campione. Il suo ricordo continuerà a vivere nel Museo della Bicicletta, testimoniando per sempre la sua passione e il suo contributo alla storia dello sport.