Dirigente di un club giovanile augura alla diciassettenne arbitra un tragica fine
L’episodio risale a qualche giorno fa, ma dal momento che siamo nel periodo pasquale, nel quale ci è richiesta una profonda riflessione sul senso della pace, vale la pena tornarci sopra. Anche perché il “fattaccio” è accaduto durante una partita di calcio giovanile.
Un dirigente dello Sporting Terni, categoria Under 17 Allievi, ha vomitato insulti (“vomitato” è il termine più appropriato) nei confronti di una giovane arbitra, anche lei diciassettenne, del tipo «dovresti fare la fine di Ilaria» ed altre parole che si fa fatica a riportare integralmente. Questa Ilaria altro non è che la sventurata Ilaria Sula, barbaramente uccisa a Roma dall’ex Mark Samson, che ne ha occultato il cadavere in una valigia gettandola in un dirupo.
Il dirigente è stato squalificato dal giudice sportivo fino al 31 dicembre del 2028, dodici giornate di squalifica a un calciatore della stessa squadra, che espulso, dopo aver minacciato di lanciare gli scarpini all’arbitra, avrebbe compiuto squallidi gesti osceni nei riguardi della stessa.
Il match vedeva di fronte San Gemini e Sporting Terni, il dirigente – si legge nel referto esaminato dal giudice sportivo – ha aggredito verbalmente l’arbitra nella pausa tra primo e secondo tempo.
Dopo il provvedimento del giudice sportivo, molti hanno invocato pene più severe, come la squalifica a vita, la stessa Carolina Morace, ex stella del calcio femminile, attualmente eurodeputato ha preso una posizione netta, chiedendo di non minimizzare certi episodi, invocando sanzioni esemplari a partire dalla squalifica a vita.
Ora ci si aspetta qualche provvedimento da parte della società ternana, perché se è vero che un club sportivo che presta attività giovanile, ha la responsabilità della crescita sportiva e non solo degli atleti, quello che è accaduto rappresenta un colossale fallimento, che ha toccato le due componenti, lo staff dei formatori – il dirigente – ed uno degli allievi. In tanti si sono chiesti se lo Sporting Terni provvederà ad allontanare i due soggetti.
Il modo più becero per ricordare la memoria della loro concittadina di Terni, vittima di un crudele omicidio.