Sunday 20 April, 2025
HomeIn evidenzaLa Virtus Roma passa al pala Triccoli

Continua il difficile momento della General Contractor, alla sesta sconfitta nelle ultime sette partite

“A Jesi non si molla” recitava uno striscione appeso di fronte alla curva di casa. Uno striscione forse più beneaugurante che esplicito nel descrivere il momento: tutto lascerebbe supporre che la squadra abbia mollato e non riesca più a ritrovarsi. Difficile trovare argomenti che dimostrino il contrario.

«Quando hai raggiunto l’obiettivo di squadra ha sottolineato coach Ghizzinardi – l’agenda non è più l’obiettivo di squadra, l’agenda del giocatore diventa la sua prestazione, i suoi numeri, perché fino a un mese fa, a parte un paio, tutti gli altri stavano facendo la migliore stagione degli ultimi 5 anni. A questo punto serve voglia di andare avanti, prima di tutto guardando dentro sé stessi, ritrovare un minimo di fiducia, capire che il mio compagno ha fiducia in me, sembra invece che ognuno non abbia fiducia nel compagno.»

Analisi assolutamente condivisibile.

Contro la Virtus Roma Ghizzinardi deve rinunciare a Marulli, che dopo aver provato ad assaggiare il parquet a Caserta non è riuscito ad allenarsi in settimana: ha dato al coach la sua disponibilità a scendere in campo, ma è stato deciso di non rischiare. A condizionare il match è stato il primo parziale e non è la prima volta che accade: in vantaggio con un canestro di Di Emidio, ha poi subito un break di 11 punti a 0 da parte della Virtus Roma, che da quel momento in poi ha lasciato alla squadra di casa le briciole (appena 9 punti segnati), chiudendo sul 23-9.

Da quel momento in poi per la General Contractor la partita è stata in salita, anche quando si è ricordata di avere nella difesa una delle armi migliori. C’è stata una pur minima reazione, dopo il massimo svantaggio (-19 sul 25-44), con qualche tiro ben costruito andato a segno, fino ad un -7 che lasciava presagire la possibilità di riaprire il match, ma la squadra è caduta di nuovo nell’insufficienza.

 «Con queste cifre non vinciamo mai» ha aggiunto il tecnico jesino e in effetti lo scout è assolutamente impietoso, 58 punti segnati con percentuali insufficienti sia da due che da tre (48% e 23%) e un 5/12 dalla lunetta che conferma, oltre alle altre cose, la mancanza di fiducia di cui è preda la squadra.

Cosa ci si può aspettare a questo punto? Intanto vedere la classifica finale e quindi se il primo turno di play-in sarà al pala Triccoli o in trasferta. Poi provare a risvegliare l’orgoglio in una squadra che pure ha raggiunto l’obiettivo minino di stagione (i play-in) in un campionato così duro, come non si vedeva da anni. L’orgoglio di chi sente l’importanza della maglia che indossa, della città che rappresenta, nella quale avrebbe anche piacere a restare in futuro.

Non credo sia chiedere troppo. Domenica 27 atto conclusivo della regular season, sul campo della Gema Montecatini.

GENERAL CONTRACTOR JESI-VIRTUS ROMA 58-73 (9-23, 16-16, 16-17, 17-17)

GENERAL CONTRACTOR JESI Di Emidio 7 (3/5, 0/5), Berra 8 (4/6, 0/0), Valentini 0 (1/2, 1/5), Cena 2 (0/1, 0/2), Petrucci 5 (1/3, 1/2), Ponziani ne, Malatesta ne, Carnevale 0 (0/2, 0/0), Bruno 4 (2/4, 0/6), Vettori 16 (0/0, 5/7), Nisi ne, Zucca 11 (2/4, 2/6). All.: Ghizzinardi.

Tiri da due 13/27, 48% – tiri da tre 9/33, 27% – tiri liberi 5/12, 42% – rimbalzi 28, 9+19 (Zucca 7) – assist 14 (Di Emidio 5)

VIRTUS ROMA Conti 17 (1/5, 3/6), Visintin 16 (6/9, 1/4), Siberna 6 (3/5, 0/1), Santiangeli 12 (3/3, 2/4), Radunic 10 (4/6, 0/0), Valentini 3 (0/2, 0/0), Zoffoli 4 (2/2, 0/0), Caversazio 5 (2/4, 0/1), Ancellotti 0 (0/2, 0/0), Rodriguez ne. All.: Calvani.

Tiri da due 21/38, 56% – tiri da tre 6/16, 37% – tiri liberi 13/20, 65% – rimbalzi 42, 11+31 (Siberna 8) – assist 10 (Cavesazio 5)

Arbitri: Chiarugi di Pontedera (Pi) e Di Salvo di San Giuliano Terme (Pi)

Spettatori 557

Autore

Giancarlo Esposto

Giornalista iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 1985 – tessera n. 52020 - e scrittore. Ha all’attivo numerose collaborazioni con emittenti radio-tv e giornali su carta e online. Nel 2010 medaglia d’argento per i 25 anni di iscrizione all’Ordine, nel 2020 tra i premiati del Premio Giornalistico Nazionale Giuseppe Luconi. Come scrittore, dopo alcune pubblicazioni di sport, relative alla sua attività giornalistica e dedicate al vernacolo, si è dedicato alla narrativa, pubblicando 5 romanzi; il più recente "Anagramma di donne". Pochi mesi fa ha pubblicato il libro "Dal taccuino di un cronista", racconti di oltre trent'anni di giornalismo. Una delle sue frasi preferite: “La letteratura, come tutta l’arte, è la confessione che la vita non basta.” (Fernando Pessoa).