Le denunce per i danni subiti dagli agricoltori si dematerializzano, inaugurando una procedura tracciata e più rapida. Elevato a 50mila euro il massimale dei “de minimis”
Una ventata di novità e semplificazione investe il complesso tema dei danni causati dalla fauna selvatica all’agricoltura. Le denunce per i danni subiti dagli agricoltori si dematerializzano, inaugurando una procedura tracciata, più rapida e, soprattutto, più efficiente per quel che concerne il tanto atteso risarcimento.
A dare l’annuncio è Coldiretti Marche, che si è immediatamente attivata per formare i propri funzionari e garantire un’assistenza qualificata e puntuale agli agricoltori del territorio.
“Finalmente si volta pagina rispetto a un passato segnato da incertezze e frammentarietà nella gestione di queste segnalazioni, con risarcimenti che spesso arrivavano in ritardo e risultavano poco chiari – spiegano con soddisfazione da Coldiretti Marche – Questa nuova procedura rappresenta uno strumento concreto e tempestivo per consentire agli agricoltori di ottenere il giusto indennizzo“.
Danni alle coltivazioni, Coldiretti sostiene gli agricoltori
L’organizzazione agricola ha giocato un ruolo attivo nel verificare la piena funzionalità e l’effettiva accessibilità del nuovo sistema regionale. I Centri di Assistenza Agricola (CAA) di Coldiretti sono già operativi per accogliere le segnalazioni degli agricoltori, offrendo un servizio completamente gratuito di caricamento dei dati relativi ai danni sul portale regionale Siar.
“Questa nuova modalità operativa segna un cambiamento significativo – sottolineano da Coldiretti Marche – perché per la prima volta sarà possibile monitorare in tempo reale la distribuzione delle denunce, i tempi di gestione, l’entità dei danni dichiarati e quelli effettivamente riconosciuti. Si tratta di uno strumento di trasparenza fondamentale per evitare ritardi, errori e, come purtroppo accaduto troppo spesso in passato, confusione o mancanza di dati da parte dei diversi Ambiti Territoriali di Caccia”.
L’iniziativa si inserisce in un contesto più ampio di revisione dell’intero assetto di pianificazione faunistica regionale. Questo percorso ambizioso comprende anche la revisione degli statuti e dei regolamenti esistenti, nonché l’elaborazione di un piano straordinario di abbattimento. Un segnale inequivocabile dell’impegno di Coldiretti nel sostenere attivamente gli agricoltori, non solo nella fase di denuncia dei danni, ma anche nella costruzione di un sistema più equo ed efficiente.
Anche la questione del “de minimis”, che aveva destato non poche preoccupazioni tra gli agricoltori, sembra aver trovato una soluzione definitiva. Il massimale è stato infatti elevato a 50mila euro e, soprattutto, con i precedenti limiti inferiori, le aziende che superavano tale soglia erano estremamente rare.
Le prospettive appaiono dunque incoraggianti. Si auspica che, grazie a queste nuove procedure, gli agricoltori marchigiani possano finalmente ottenere il giusto riconoscimento per i danni subiti entro un termine massimo di 120 giorni. Coldiretti Marche si conferma un punto di riferimento cruciale per il settore agricolo, pronta ad assistere gratuitamente i propri associati in questo importante passaggio verso una gestione più efficace e trasparente dei danni da fauna selvatica.