Saturday 19 April, 2025
HomeMarcheAttualità MarcheAritmie cardiache: a Torrette le prime ablazioni con il sistema ‘Affera’, più rapide e sicure

Un importante passo avanti nella cura delle aritmie complesse è stato compiuto all’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche, dove la Clinica di Cardiologia e Aritmologia – diretta dal Prof. Antonio Dello Russo – ha eseguito le prime procedure di ablazione trans-catetere con il rivoluzionario sistema di mappatura e ablazione ‘Affera’. Un’innovazione che promette di cambiare radicalmente l’approccio terapeutico a patologie diffuse come la fibrillazione atriale e la tachicardia ventricolare.

Tecnologia d’avanguardia per interventi più rapidi ed efficaci

Il sistema ‘Affera’, recentemente approvato con marchio CE, rappresenta un salto tecnologico decisivo. Integra due fonti di energia – radiofrequenza ed elettroporazione – rendendo possibile un trattamento più sicuro, meno invasivo e soprattutto più rapido.
Grazie a questa tecnologia siamo in grado di ridurre la durata dell’intervento da 180 a 60 minuti – spiega il Prof. Dello Russocon benefici immediati sia per i pazienti che per l’equipe medica. In pochi giorni abbiamo già effettuato una decina di interventi con questa strategia innovativa che vogliamo rendere una pratica strutturata e stabile”.

Torrette tra i primi centri in Italia ad adottare ‘Affera’

L’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche è tra i primi tre centri in Italia – e primo ospedale pubblico – ad aver adottato il sistema ‘Affera’, capace di combinare diagnosi e trattamento in un’unica procedura.
È un momento storico per l’aritmologia ed elettrofisiologia italiana – dichiara Dello Russo –. Il sistema Dual Energy migliora in modo significativo sicurezza ed efficacia dei trattamenti e rappresenta anche un’enorme opportunità per la nostra Università in termini di ricerca scientifica e innovazione clinica”.

Ricerca, innovazione e qualità delle cure

Entusiasta anche il Magnifico Rettore dell’Università Politecnica delle Marche, Prof. Gian Luca Gregori: “La ricerca scientifica è fondamentale per l’innovazione in sanità. Permette di migliorare la qualità della vita dei pazienti e affrontare le sfide sanitarie con un approccio transdisciplinare. Questo progetto è un esempio concreto di come innovazione e collaborazione possano produrre risultati straordinari”.

Fibrillazione atriale: una patologia diffusa, ma ora più gestibile

La fibrillazione atriale (AF) colpisce oltre 60 milioni di persone nel mondo. Nelle forme persistenti, i sintomi durano più di una settimana e non si risolvono spontaneamente, mentre la forma parossistica può durare da pochi secondi a giorni. Senza un trattamento adeguato, l’AF può peggiorare e aumentare i rischi di insufficienza cardiaca, ricoveri ospedalieri e mortalità.

Le opzioni terapeutiche includono farmaci, cardioversione e ablazione con catetere. I dati preliminari sull’utilizzo del catetere Sphere-9, parte del sistema ‘Affera’, indicano che l’85% dei pazienti è rimasto libero da recidive aritmiche a un anno. In generale, il 78% dei pazienti con fibrillazione atriale parossistica o persistente trattati con questa tecnologia è risultato libero da aritmie alla fine dello studio clinico.

Il Direttore Generale dell’AOU Marche, Dr. Armando Marco Gozzini, sottolinea l’importanza di questo traguardo: “L’introduzione di tecnologie avanzate come ‘Affera’ è un ulteriore segnale della vocazione all’eccellenza della nostra Azienda. Siamo fieri di confermare Torrette come riferimento nazionale per la cardiologia interventistica, sempre orientati all’innovazione e al miglioramento dell’esito delle cure”.

E conclude: “Come ho detto in occasione del ritiro del premio come Miglior ospedale pubblico d’Italia, il merito è del personale straordinario che lavora con passione e competenza per garantire ogni giorno cure d’eccellenza”.

Autore

Giorgia Clementi

Nata sotto il segno del leone, cresciuta nella capitale del Verdicchio. Dopo la maturità classica al Liceo Vittorio Emanuele II di Jesi scopro l'interesse per il mondo della comunicazione che scelgo di assecondare, dapprima con una triennale all'Università di Macerata, ed in seguito con una laurea magistrale in Giornalismo ed editoria all'Università di Parma. Spirito d'iniziativa, dinamismo, (e relativa modestia), i segni che mi contraddistinguono, insieme ad un amore unico per le bellezze del mio territorio. L'idea di fondare Capocronaca, insieme a Cristina, nasce all'inizio del 2023. Nelle sue fondamenta, la volontà di dare ai lettori una voce nuova da ascoltare e scoprire insieme a loro, cosa accade ogni giorno.