Wednesday 16 April, 2025
HomeMarcheAttualità MarcheTorrette, nuovi progressi nella ricostruzione del seno post-mastectomia

Tecnica “Total Aesthetic Breast and Reconstruction”: estetica, cura e rinascita per le donne post-mastectomia

All’Ospedale di Torrette, l’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche (AOUM) si conferma polo d’eccellenza nel campo della chirurgia ricostruttiva del seno grazie all’utilizzo della tecnica di ultima generazione Total Aesthetic Breast and Reconstruction. Una metodologia innovativa che non solo restituisce armonia estetica al corpo femminile dopo una mastectomia, ma contribuisce in modo significativo alla ricostruzione dell’identità e dell’autostima della paziente.

A promuoverla è il dottor Michele Riccio, Direttore del Dipartimento delle Chirurgie Specialistiche e responsabile dell’Unità Operativa di Chirurgia Ricostruttiva e della Mano, che sottolinea: “Non abbiamo cambiato solo la tecnologia, ma l’intero approccio alla cura della donna. Ora mettiamo al centro il suo benessere globale, fisico e psicologico”.

L’importanza della tecnica sarà al centro della masterclass internazionale in programma il 16 e 17 aprile presso l’AOUM, organizzata in collaborazione con GCA Academy e GC Aesthetics, nell’ambito del progetto Well2BE. Due giornate tra alta formazione teorica e pratica in sala operatoria, con la partecipazione di esperti di rilievo come il prof. Pier Camillo Parodi e il dott. Enrico Lenti, Direttore della Chirurgia Senologica.

Un salto di qualità nella chirurgia ricostruttiva

La “Total Aesthetic Breast and Reconstruction” rivoluziona l’intervento post-mastectomia. Non più un semplice inserimento protesico laterale, ma un accesso centrale dal capezzolo, secondo la tecnica Keyhole (“buco della serratura”), che consente una ricostruzione più armoniosa e rispettosa dell’anatomia femminile.
A questo si aggiunge il lipofilling: utilizzo di tessuto adiposo autologo (prelevato da cosce o addome) per ottenere un risultato naturale e simmetrico tra le due mammelle.

Un ulteriore passo in avanti riguarda la ricostruzione del capezzolo, realizzata con una protesi in silicone che, una volta sottocutanea, simula l’effetto di un tatuaggio, quasi invisibile alla vista.

L’obiettivo – spiega il dottor Riccio – è lasciare il minor impatto estetico possibile. La cicatrice ricorda un intervento estetico e non una mastectomia, permettendo alla donna di riconoscersi e tornare alla propria vita senza segni invalidanti”.

Dati incoraggianti e modello organizzativo virtuoso

Nel 2024 l’équipe ha effettuato circa 500 interventi ricostruttivi, con un incremento di 100 operazioni rispetto all’anno precedente. L’introduzione di più sedute operatorie ha consentito di abbattere sensibilmente le liste d’attesa.

Riusciamo a operare le pazienti in priorità A entro 30 giorni, come previsto dalle linee guida ministeriali”, spiega il dott. Enrico Lenti. “Merito del lavoro di squadra tra oncologi, senologi, chirurghi plastici e personale dedicato, in un ambiente altamente collaborativo”.

Il recente Atto Aziendale ha inoltre istituito il Dipartimento di Oncologia, che integra tutte le discipline coinvolte nel percorso terapeutico della paziente, dalla diagnosi alla ricostruzione.

Il Direttore Generale di AOUM, Armando Marco Gozzini, esprime piena soddisfazione per i risultati ottenuti: “Questa è la sanità pubblica che guarda lontano. Non solo salute, ma anche benessere psicologico. La Total Aesthetic Breast Unit è un modello da seguire a livello nazionale”.

Anche il Direttore Sanitario Claudio Martini sottolinea l’importanza della presa in carico certificata: “Il Tavolo della Breast Unit è tra i più consolidati dell’ospedale e i risultati ottenuti sono confermati dal PNE – Piano Nazionale Esiti”.

La chirurgia ricostruttiva del seno, se non affrontata in centri adeguati, può comportare rischi elevati. All’AOUM, invece, si offre qualità certificata, sicurezza e umanizzazione della cura in un ambito delicato e fondamentale per la salute e la dignità delle pazienti.

Autore

Giorgia Clementi

Nata sotto il segno del leone, cresciuta nella capitale del Verdicchio. Dopo la maturità classica al Liceo Vittorio Emanuele II di Jesi scopro l'interesse per il mondo della comunicazione che scelgo di assecondare, dapprima con una triennale all'Università di Macerata, ed in seguito con una laurea magistrale in Giornalismo ed editoria all'Università di Parma. Spirito d'iniziativa, dinamismo, (e relativa modestia), i segni che mi contraddistinguono, insieme ad un amore unico per le bellezze del mio territorio. L'idea di fondare Capocronaca, insieme a Cristina, nasce all'inizio del 2023. Nelle sue fondamenta, la volontà di dare ai lettori una voce nuova da ascoltare e scoprire insieme a loro, cosa accade ogni giorno.