Cupramontana, cuore pulsante del Verdicchio e borgo d’eccellenza nelle Marche, si è raccontata con voce appassionata e visione proiettata al futuro nel corso della seconda giornata del Vinitaly 2025, lo scorso lunedì 7 aprile. All’interno della Sala Raffaello nel padiglione Marche, il sindaco Enrico Giampieri ha presentato il progetto Me(ET) Cupra, sostenuto dalla Regione Marche, che porterà la cultura del vino e l’identità locale nella dimensione digitale.
Un progetto tra memoria, innovazione e identità
Me(ET) Cupra, acronimo che gioca sul doppio significato di “Meet” (incontrare) e “Etichetta”, rappresenta un passo decisivo per la valorizzazione e la condivisione del patrimonio museale e culturale di Cupramontana, in particolare del Museo Internazionale dell’Etichetta (MiG), che custodisce una collezione straordinaria di circa 90.000 etichette di vino provenienti da tutto il mondo.
Un tesoro unico, nato dalla passione del cuprense Franco Rossi, che fin dagli anni ’80 iniziò a raccogliere etichette con metodo e cura, fino a veder riconosciuto il proprio lavoro nel 1987, quando, con il sostegno del critico d’arte Armando Ginesi, la collezione divenne pubblica. Oggi il MiG è uno dei pochi musei al mondo dedicati esclusivamente al design delle etichette, un vero e proprio archivio di arte, comunicazione e tradizione enologica.
Con Me(ET) Cupra, grazie al bando della Regione Marche per i servizi pubblici digitali integrati, il museo sarà dotato di un portale web interattivo, progettato dallo studio RossodiGrana, attraverso cui sarà possibile consultare tutto l’archivio digitale. Un’infrastruttura che non solo aumenterà l’accessibilità, ma diventerà un hub digitale per tutte le realtà che gravitano attorno al MiG, come le associazioni Strada del Gusto e CupramontanAccoglie.
“L’obiettivo è portare la nostra storia e la nostra cultura oltre i confini del territorio – ha spiegato Giampieri – utilizzando le tecnologie per raccontare chi siamo e dove vogliamo andare.”
Il Verdicchio come simbolo e racconto collettivo
Nel suo discorso al Vinitaly, il primo cittadino ha più volte sottolineato il ruolo centrale del Verdicchio come espressione autentica della comunità: non solo un prodotto agricolo, ma una narrazione liquida che unisce cultura, tradizione e accoglienza.
“Il Verdicchio racconta la storia della nostra terra, dei nostri vigneti e delle mani esperte che lo vinificano. È un vino che ci rappresenta, che ci unisce e ci proietta nel mondo.”
Non è un caso che il Premio Nazionale Etichetta d’Oro, ospitato dal museo e giunto alla sua XXXI edizione, sia al centro del rilancio del progetto. Il concorso, che ogni anno premia il miglior design delle etichette vinicole, si arricchirà di un nuovo format e potrà contare sul prestigioso supporto di AIAP, l’Associazione Italiana per il Design della Comunicazione Visiva, garanzia di qualità e visibilità anche nel mondo del design professionale.
Musei in Grotta, eventi, accoglienza
Cupramontana però non si esaurisce nel Verdicchio. Il sindaco ha voluto dare spazio anche ad altri simboli del territorio: in primis i suggestivi Musei in Grotta, un percorso espositivo sotterraneo e immersivo che attrae ogni anno migliaia di visitatori, e il Museo Internazionale dell’Etichetta, esempio virtuoso di come si possa costruire un’identità culturale partendo da una tradizione artigianale.
A fare da cornice, un ricco calendario di eventi come la storica Sagra dell’Uva, la vivace Notte del Verdicchio e la rassegna Il Grande Verdicchio, che rappresentano momenti di promozione ma anche di festa e condivisione.
“Cupramontana è anche accoglienza – ha ricordato Giampieri – grazie all’Associazione B&B Cupramontana Accoglie possiamo offrire esperienze autentiche, in un contesto che sa di famiglia e di comunità.”
L’intervento al Vinitaly non è stato dunque soltanto una celebrazione del passato, ma anche una dichiarazione di intenti per il futuro. Il Comune di Cupramontana punta a costruire una destinazione enogastronomica e culturale riconosciuta a livello nazionale e internazionale, basando la sua strategia su identità, sostenibilità e innovazione.
“Crediamo nel lavoro di squadra – ha concluso Giampieri– nella collaborazione tra istituzioni, produttori, associazioni e cittadini. È così che continueremo a crescere, come comunità e come destinazione.”