Figura simbolo del lavoro, della dedizione e della rinascita del dopoguerra, lascia un’eredità indelebile nel mondo dell’olio e del territorio
Il mondo dell’olivicoltura e dell’artigianato agricolo perde uno dei suoi protagonisti più autentici e generosi. Si è spento Maurizio Mosci, fondatore, insieme al fratello Amato, dell’Oleificio Mosci, storica realtà produttiva di San Marcello, oggi giunta alla terza generazione.
Maurizio, orfano di guerra, ha incarnato con orgoglio e determinazione i valori di una generazione che ha ricostruito l’Italia partendo dalla terra. Sin da giovanissimo, nei difficili anni del dopoguerra, ha iniziato come mezzadro, legando il proprio destino ai campi e al lavoro agricolo. Negli anni ’60, con tenacia e visione, ha iniziato ad acquistare piccoli appezzamenti di terreno insieme al fratello, coltivando con passione quella che sarebbe divenuta la sua vera vocazione: l’olivicoltura.
Nel 1962 compie il primo passo da frantoiano, fino ad arrivare nel 1984 all’acquisto del frantoio nel centro del paese di San Marcello, punto di riferimento per la comunità e per i cultori dell’olio extravergine di qualità. Oggi quello stesso frantoio è diventato Museo dell’Olio, visitabile da tutti, grazie alla generosa donazione dei macchinari da parte dei fratelli Mosci al Comune.
Nel 1995, l’oleificio si è trasferito nella sede attuale di via Montelatiere, passando alla direzione dei figli e dei nipoti. Ma Maurizio non si è mai allontanato dal cuore pulsante dell’attività: sempre presente, attento, pronto a dispensare consigli e a intrattenere con umanità clienti e fornitori, era per tutti una guida silenziosa e un punto di riferimento prezioso.
La comunità lo ricorda come un esempio di laboriosità, resilienza e umanità, capace di costruire dal nulla un futuro solido e ricco di valori. Il suo spirito vive oggi nell’azienda di famiglia, che raccoglie con gratitudine i frutti del suo lavoro e della sua visione.
L’Oleificio Mosci, oggi realtà affermata e riconosciuta nel panorama oleario, ringrazia Maurizio per la dedizione, l’amore e la forza con cui ha saputo costruire, giorno dopo giorno, non solo un’impresa, ma un vero e proprio patrimonio di comunità.