Nessun riconoscimento sociale, politico, mediatico ed economico per una malattia sottovalutata, ma estremamente invalidante per chi ne soffre: come la Vulvodinia. Questo è stato l’ancorato appello dell’influencer, modella, attivista Giorgia Soleri, che ha dato finalmente un volto e una voce a questa patologia ancora non riconosciuta e spesso difficile da diagnosticare.
Ne soffrono circa il 15 % di donne, che attendono anni per avere una diagnosi. Dopo decina di visite da specialisti, ricoveri in pronto soccorso, accuse di soffrire di disturbi psicologici, abbandonate a sé stesse, insieme ad un dolore cronico particolarmente invalidante, spesso entrano in un tunnel senza uscita. Per tante, il momento della diagnosi è una condanna, in realtà per chi soffre di questa malattia invisibile, è una liberazione. La diagnosi, infatti, si accompagna ad una terapia, ciò implica la possibilità di guarigione.
Che cos’e la vulvodinia
La vulvodinia è una patologia in cui si ha un’alterata percezione sensoriale all’ingresso della vagina e nella zona che la circonda, la vulva. La donna che ne è affetta percepisce come doloroso uno stimolo che, in realtà, non lo è. Anche il semplice strofinio di un indumento intimo può essere insopportabile, come ripetute punture di spillo. Se i dolori descritti durano da più di 3 mesi, possiamo parlare di una vera e propria condizione cronica. La vulvodinia impedisce di avere una vita quotidiana tranquilla, poiché può compromettere le azioni più semplici come sedersi, accavallare le gambe o avere rapporti sessuali.
Ad oggi, ne riconosciamo due forme: spontanea (dolore in assenza di stimolazione) o provocata (in seguito a stimolazione).
Quali sono i sintomi
. dolore persistente senza alcuna lesione
. fitte o scosse
. rossore
. dolore durante i rapporti
. bruciore
. irritazione
. secchezza
. tensione
. gonfiore
Oltre a ciò, può essere associata ad alcuni disturbi:
. disuria
. cistite post-coitale
. cistite interstiziale
. endometriosi
. sindrome del colon irritabile
. fibriomalgia
. cefalea
Questa malattia può determinare dei pesanti strascichi psicologici che, se non trattati, minano fortemente la qualità della vita di chi ne soffre. Per questo è importantissima l’informazione. Pur non essendo una patologia frequente, può rimanere non diagnosticata e non curata per anni.
Fortunatamente nel 2006, nasce l’Associazione Italiana Vulvodinia, che grazie ad un gruppo di donne e all’esperienza di medici esperti e operatori sanitari, ha permesso di arrivare ad una diagnosi corretta e ad una cura adeguata. Lo scopo dell’Associazione è quello di aiutare le donne e i propri partner a condividere il peso della vulvodinia.
Chi avesse bisogno di rivolgersi a quest’associazione, per una diagnosi precoce ed un supporto psicologico, può visitare il sito www.vulvodinia.org
La diagnosi precoce è molto importante, sia per la propria salute fisica che quella mentale.