Oggi vi propongo una storia di periferia, con dei giovanissimi protagonisti che sinora hanno conosciuto solo gli aspetti più crudi e brutali della vita.
Ma, anche se potrebbe esserci un lieto fine solo per una minima parte di loro, il messaggio è chiaro: c’è sempre una speranza, al di là di tutto, al di là della cattiveria, della miseria di alcuni animi di cosiddetti esseri umani.
Pollo è il più piccolo di quattro fratelli, non solo per l’età, ma anche per la corporatura.
In realtà il suo nome vero è Lucio ma i fratelli gli hanno affibbiato il soprannome perché è tutt’ossa e, a loro dire, ricorda i polli del cortile della baraccopoli in cui vivono.
La loro non è certo una famiglia felice: oltre al posto in cui vivono, hanno un padre alcolizzato e una madre malata.
Ogni mattina il padre, che non ha voglia di andare a cercare un lavoro, trova il modo per lui più facile, per sbarcare il lunario; li carica sul suo pick-up mezzo scassato e li conduce alla stazione dove passano la giornata a fare l’elemosina.
Gino è il più grande, ma ha appena dodici anni, gli altri – Marcello, Ruggero e Nando – sono più piccoli ma almeno hanno polpa sulle ossa; i quattro stanno sempre tutti insieme e nel loro girovagare lasciano sempre indietro Pollo.
La sera i cinque, dato che il padre è sempre ubriaco e non è in grado nemmeno di salire sul pick-up, figurarsi andare a prenderli, salgono di nascosto su treno locale che rallenta nei pressi della loro casa, così riescono a saltare senza farsi male.
Però negli ultimi tempi i quattro fratelli hanno dei concorrenti nel lavoro delle elemosine alla stazione, un gruppo di piccoli ciechi che fanno pena ai passanti più di loro e quindi ricevono soldi con più facilità.
E riescono perfino a soffiare loro i loro posti migliori e sono piuttosto bravi a cantare.
A sfruttare questo giovane gruppo di invalidi è un altro squallido individuo, soprannominato Cowboy, che si dice accechi i bambini perché gli rendano di più.
Tra loro Pollo nota Leyla, una bambina di otto anni, che, essendo cieca dalla nascita, non ha gli stessi occhi bianchi rovinati dall’acido come gli altri ma grandissimi occhi e non canta o suona ma fa un balletto senza musica che incanta i passanti.
Un giorno, lasciando indietro dai fratelli, Pollo si apposta e la fissa di nascosto per un’intera giornata, alla fine lei gli si avvicina per conoscerlo.
È l’inizio di una grande amicizia basata sulla condivisione di un segreto: lei ci vede, solo che ha finto di essere cieca per evitare di essere mutilata dal Cowboy.
Ma quando il Cowboy cattura Pollo non può che uscire allo scoperto per aiutarlo a scappare e fuggire con lui.
“FINO A VEDERE IL MARE”
AUTORE
Milvia Vincenzini
GENERE
Ragazzi
EDITORE
Pelledoca
2022