Friday 14 March, 2025
HomeCronacaEseguita misura cautelare per codice rosso

24enne tunisino allontanato dalla casa familiare, rifiuta il braccialetto elettronico

Nella giornata di ieri, il Commissariato di Pubblica Sicurezza di Jesi, sotto la guida del Dirigente Vice Questore Dr. Paolo Arena e in coordinamento con la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona, ha dato esecuzione a un’ordinanza del Gip che dispone l’allontanamento dalla casa familiare e il divieto di avvicinamento alla persona offesa a carico di un cittadino tunisino di 24 anni, indagato per maltrattamenti in famiglia.

L’indagine è scaturita dalla segnalazione di un codice rosso, a fine febbraio, da parte del Pronto Soccorso locale, riguardante una ragazza di 22 anni vittima di percosse da parte del marito. La giovane, per sfuggire al controllo oppressivo dell’uomo, aveva finto di recarsi per una visita medica presso gli uffici dell’Ast di via Guerri, facendosi accompagnare. Una volta lì, approfittando di un momento di solitudine, ha informato i sanitari della grave situazione che stava vivendo. Questi ultimi, per allontanare l’uomo, hanno fatto intervenire un’ambulanza che ha trasportato la donna al pronto soccorso.

Gli agenti del 112 NUE, intervenuti sul posto, hanno raccolto le prime testimonianze della vittima, che, insieme ai successivi accertamenti, hanno rivelato una realtà di abusi fisici e psicologici protratti per circa due anni. La giovane, cittadina italiana di seconda generazione, era vittima di continui attacchi di gelosia, ingiurie e percosse da parte del compagno.

La coppia aveva trascorso gli ultimi mesi dell’anno precedente in un bed & breakfast di Jesi, per poi trasferirsi nell’abitazione di un amico comune. In entrambi i luoghi si sarebbero consumati episodi di violenza, aggravati dalla presenza del terzo uomo, che avrebbe alimentato la gelosia e i pretesti per le aggressioni. In un’occasione, la donna sarebbe stata aggredita con un coltello.

L’uomo, inoltre, avrebbe manipolato la compagna, sfruttando la precarietà del suo permesso di soggiorno e convincendola a sposarlo per ottenere la cittadinanza italiana. Nonostante le promesse di cambiamento, la violenza è continuata, fino all’intervento della polizia.

L’indagine ha evidenziato la pericolosità dell’uomo, portando il Gip, su richiesta della Procura, a emettere la misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento.

Il 24enne ha rifiutato l’applicazione del braccialetto elettronico, pertanto è stato disposto anche il divieto di dimora in tutta la provincia di Ancona.

Autore

Cristina Carnevali

Di professione avvocato, fondatrice di capocronaca.it. Già collaboratrice e direttore editoriale per realtà locali, vincitrice del Premio giornalistico "Giuseppe Luconi" 2020 nella sezione "quotidiani on line delle Marche", oggi guida della redazione di capocronaca.it. Appassionata di sport, ha fatto i primi servizi sul campo, per poi occuparsi a 360° dell'editoria e della comunicazione.