A Tipicità lo show cooking dei cuochi contadini. Grazie alla loro esperienza e conoscenza delle materie prime locali hanno saputo valorizzare ogni ingrediente
I Sigilli di Campagna Amica e quattro cuochi contadini pronti a esaltare sapori e diffondere saperi. L’area Accademia di Tipicità ha ospitato un evento, il primo della tre giorni fermana, imperdibile per gli amanti della cucina tradizionale e dei prodotti del territorio.
In scena uno show cooking che unisce sapori autentici e racconti di tradizione, grazie all’abilità e alla passione dei cuochi contadini di Terranostra, l’associazione che riunisce gli agriturismi legati a Coldiretti.
Il menù è stato un vero e proprio viaggio attraverso i Sigilli di Campagna Amica, riconoscimento attribuito a quei presidi di biodiversità che si sono salvati dall’estinzione grazie al lavoro degli agricoltori custodi: una gustosa zuppa di roveja e cipolla accompagnata da una focaccina di ciauscolo, lo spezzatino di Marchigiana con carciofi di Montelupone e una crostata di ricotta e pere. Piatti abbinati, rispettivamente, al Marche Bianco Igt “Galletto di Rocca” della Cantina Valdaso, ottenuto con uve pecorino e chardonnay, al Rosso Piceno bio “Baruk” della Cantina Ortenzi e al Giuggiolone (Sigi) una bevanda a base di vino e giuggiole dell’azienda agricola Sigi.
Tutti prodotti selezionati dalle cantine presenti nell’area mercato, per esaltare al meglio i sapori di ogni piatto e offrire un’esperienza di degustazione completa.
Ai fornelli si sono alternati quattro “moschettieri” delle tradizioni culinarie marchigiane: Giorgio Ghiotti dell’agriturismo “Il Gallo Bianco” (Ancona), Devid Bordoni dell’agriturismo “La Pieve” (Fermo), Michela Paniccià dell’agriturismo “Il Vecchio Pioppo” (Fermo) e Giuliana Smerilli dell’agriturismo “Oasi di Pierino” (Fermo).
Grazie alla loro esperienza e conoscenza delle materie prime locali hanno saputo valorizzare ogni ingrediente, raccontando la storia e il legame con il territorio.
A illustrare i piatti e le preparazioni, servite poi dagli alunni degli istituti alberghieri di Cingoli, Loreto, Sant’Elpidio a Mare e Porto Sant’Elpidio, c’era coordinatore dell’Accademia di Tipicità, Luca Facchini. L’evento è stato organizzato insieme al convegno inaugurale di Tipicità per promuovere e valorizzare gli agriturismi e la multifunzionalità in agricoltura.
Il settore agrituristico, che nelle Marche conta 1.130 realtà con quasi 13mila posti letto, 651 piazzole di sosta per tende o camper e 18mila posti tavola, rappresenta la più alta forma di multifunzionalità dell’azienda agricola, capace di superare il semplice concetto di arrivi e presenze e ampliare le attività a innumerevoli servizi come quelli didattici, quelli sociali e di welfare, eventi e degustazioni.
Le Marche sono una regione all’avanguardia dal punto di vista normativo con leggi che, sostenute dall’azione politico sindacale di Coldiretti, nel tempo hanno dato maggiori possibilità alle strutture e aperto anche all’enoturismo e all’oleoturismo.
A completare l’esperienza di Coldiretti Marche in Tipicità, un’ampia area mercato con 15 aziende agricole a proporre le proprie produzioni, dal campo alla tavola: vino, miele, tartufo, lumache, formaggi, piante, cosmetici a base di lavanda. Un’opportunità unica per assaporare e portare a casa un pezzo di Marche autentiche, fatte di sapori genuini e di storie che parlano di passione e territorio.


