Monday 10 March, 2025
HomeSportIl tiro a segno jesino ha festeggiato con il locale Panathlon Club

Presente il   presidente   del   CONI   regionale   Fabio   Luna

Come ha dichiarato a fine serata Fabio Luna, rivolgendosi al presidente della società di tiro a segno, «Posso dire che avete fatto un centro perfetto stasera.»    

I complimenti erano per i campioni di tiro a segno (specialità carabina e pistola) che, accanto a simpatizzanti e praticanti, erano presenti al Circolo Cittadino di Jesi.

Giusto per ricordare uno dei tanti risultati ottenuti, la squadra di carabina del poligono di Jesi si è confermata in settembre, per il secondo anno consecutivo, la migliore assoluta in campo nazionale. Erano presenti, e sono stati premiati, atleti giovanissimi che stanno facendo la storia sportiva e non solo. Proprio in questi giorni sono impegnati in varie parti d’Italia e d’Europa. 

Il video che è stato proiettato in sala ha presentato non solo i momenti agonistici ma soprattutto le fasi di costruzione della gara, partendo dagli allenamenti, soffermandosi sui particolari che dimostrano la necessità di una concentrazione massima nello sparare.

Introdotto dal presidente Andrea Moriconi, il governatore dell’Area 5 Panathlon   Stefano   Ripanti ha ribadito   ancora   una   volta l’importanza dello sport e dell’etica sportiva in tutti i giovani e giovanissimi che praticano le discipline più svariate.

Il presidente del CONI Fabio Luna ha ricordato come la nostra terra sia all’avanguardia in Italia come praticanti iscritti a società sportive e come risultati che arrivano da ogni sport. L’anno trascorso è stato   particolarmente significativo in ogni disciplina che i nostri atleti marchigiani abbiano affrontato. 

Alessandro Armanni, presidente dell’Unione Italiana Tiro a segno e Renzo Gagliardini, presidente del Tiro a Segno Jesi, hanno ripercorso le tappe di questa disciplina che, a Jesi in particolar modo, richiama   giovani e giovanissimi. 

Maurizio Ballirano, allenatore della nazionale italiana, si è soffermato in   particolar   modo sull’importanza della preparazione fisica accoppiata, soprattutto in gara, ad una capacità di concentrazione e di autocontrollo psicologico, determinanti: «se un uomo con la pistola incontra un uomo col fucile? Io avrei sempre paura di Clint Eastwood», ha affermato sorridendo.

Il premio di una felpa personalizzata è stato consegnato al giovane jesino Luca Sbarbati, che dopo aver vinto tanti ori, argenti e bronzi, laureatosi campione italiano assoluto juniores, si concentrerà sulle prossime Olimpiadi. Viso allegro, simpatico, come quello di Loris Quarta, anche lui pluri medagliato, studente già sulle pedane di mezzo mondo, ed Alessio Pigliapoco.

Tante le ragazze del club jesino presenti, che non sono da meno a livello di risultati, fra queste Carolina Liuti, Sofia Fiordelmondo, Kristel Quarta.

In sala c’era anche un’altra società, come ospite, che vanta medaglie su medaglie, il Club Scherma Jesi.  

Autore

Giancarlo Esposto

Giornalista iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 1985 – tessera n. 52020 - e scrittore. Ha all’attivo numerose collaborazioni con emittenti radio-tv e giornali su carta e online. Nel 2010 medaglia d’argento per i 25 anni di iscrizione all’Ordine, nel 2020 tra i premiati del Premio Giornalistico Nazionale Giuseppe Luconi. Come scrittore, dopo alcune pubblicazioni di sport, relative alla sua attività giornalistica e dedicate al vernacolo, si è dedicato alla narrativa, pubblicando 5 romanzi; il più recente "Anagramma di donne". Pochi mesi fa ha pubblicato il libro "Dal taccuino di un cronista", racconti di oltre trent'anni di giornalismo. Una delle sue frasi preferite: “La letteratura, come tutta l’arte, è la confessione che la vita non basta.” (Fernando Pessoa).