Saturday 15 March, 2025
HomeComunicati stampaVertenza Beko, Casini: “Fermare i processi di deindustrializzazione nella nostra regione”

La nota della Capogruppo regionale del PD. “Preoccupa la conferma di 225 esuberi tra gli impiegati di Fabriano e 68 tra gli operai di Melano”

“Abbiamo voluto essere qui, al fianco dei sindacati dei lavoratori della Beko, delle istituzioni del territorio e del vescovo della Diocesi Fabriano-Matelica, monsignor Francesco Massara, per ribadire la necessità di interventi volti a tutelare le Marche dai sempre più marcati processi di deindustrializzazione che stanno cancellando migliaia di posti di lavoro.

Crediamo che la vertenza Beko, diventata un simbolo di questa battaglia, debba raccogliere intorno a sé tutta la società marchigiana. Lo stallo del confronto tra le parti, con la conferma di 225 esuberi tra gli impiegati di Fabriano e 68 tra gli operai di Melano, è per noi fonte di grande preoccupazione, specialmente se consideriamo che a essere colpito dai licenziamenti è anche il settore ricerca e sviluppo. Ciò, purtroppo, sembra anticipare un disimpegno totale dell’azienda che porterebbe a un drammatico peggioramento delle prospettive future circa il mantenimento della produzione. C’è il rischio di dare un ulteriore pesante colpo a questo territorio che da molti anni subisce un’emorragia inarrestabile di posti di lavoro e peraltro vive tutte le contraddizioni e le difficoltà delle nostre aree interne e delle conseguenze del sisma del 2016″.

A dirlo è la capogruppo regionale del Partito Democratico Anna Casini, presente questa mattina allo sciopero indetto dai sindacati della Beko con i consiglieri regionali Antonio Mastrovincenzo e Romano Carancini e i parlamentari Matteo Ricci e Irene Manzi.

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Comunicato Stampa