Velo: dalla cronometro alla strada, una nuova sfida per il ciclismo femminile italiano
Marco Velo, 50 anni, ex campione italiano a cronometro nel 1998 e CT delle Nazionali cronometro, è stato nominato nuovo CT del settore femminile strada. Una scelta che segna un passaggio importante per il tecnico bresciano, chiamato a raccogliere l’eredità di Paolo Sangalli.
“Sicuramente devo ripartire da zero e calarmi nella parte”, ha dichiarato Velo. “La cosa non mi spaventa, anche se all’inizio ci dovrò lavorare parecchio. È una sfida che mi stimola e sono sicuro di poter contare su atlete validissime e all’altezza delle prove che andremo ad affrontare”.
Un’eredità importante
Velo eredita un movimento in grande crescita, con aspettative alte a livello internazionale. “Il nostro movimento ha raggiunto un livello altissimo e siamo un punto di riferimento internazionale, soprattutto come compattezza del gruppo”, ha sottolineato il nuovo CT. “Sia ai mondiali che agli europei andremo con aspettative alte e sono sicuro che, indipendentemente dal risultato, saremo protagonisti”.
Tra le sfide principali, la gestione dei rapporti con le società e delle atlete impegnate sia su strada che su pista. “Nel ruolo ricoperto fino a ieri di responsabile delle crono ho avuto a che fare con atleti e atlete che avevano il doppio impegno strada-pista, pertanto conosco le problematiche e so come gestirle”, ha spiegato Velo. “Ho la fortuna di aver instaurato un rapporto tale con Sangalli che va al di là di quello di essere colleghi, sicuramente all’inizio mi darà un aiuto con consigli utili. Dovrò iniziare a conoscere le atlete, soprattutto le juniores e i loro tecnici di riferimento”.
Obiettivi futuri
Guardando al 2025 e al quadriennio, Velo punta a confermare il livello del movimento femminile italiano. “Per quanto riguarda il 2025 ovviamente puntiamo su mondiali ed europei che per tradizione e qualità del nostro movimento sono sempre obiettivi alla nostra portata”, ha affermato. “Per le Olimpiadi è ancora prematuro fare previsioni, visto che bisogna attendere quanto meno di conoscere su quali percorsi si faranno. Abbiamo atlete giovani e già molto competitive; sicuramente saranno pronte tra poco più di tre anni”.
Per la selezione delle atlete, Velo monitorerà le gare in Italia e in Europa. “In questo anno post olimpico, che è un momento di transizione, limiteremo le trasferte con la maglia azzurra ma ciò non significa che abbasseremo la nostra attenzione sugli appuntamenti fondamentali”, ha precisato.
Uno staff di alto livello
Velo potrà contare su uno staff di collaboratrici di grande esperienza, come Silvia Epis e Marta Bastianelli. “Silvia conosce benissimo le categorie allievi e juniores. È molto preparata e appena ho proposto il suo nome al Presidente e al Team Manager non hanno avuto dubbi”, ha detto Velo. “Marta non ha bisogno di presentazioni, in questa prima fase sarà meno impegnata sul campo gare per l’imminente parto, ma poi sarà preziosa per me e per il gruppo. Entrambe sono altamente qualificate e saranno i miei occhi alle gare alle quali non potrò essere presente”.
Un approccio basato sul dialogo
Per quanto riguarda il suo approccio, Velo punta sul dialogo diretto con le atlete. “Credo che il dialogo e l’approccio diretto con ogni singola atleta farà la differenza”, ha concluso. “In questo mi aiuterà molto la nostra psicologa Elisabetta Borgia in un metodo di lavoro che stiamo portando avanti nelle nostre Nazionali da tempo. Di novità, da questo punto di vista, ve ne saranno poche”.