Sunday 23 February, 2025
HomeIn evidenzaDopo Cerioni “licenziate” anche Trillini e Coltorti

L’inspiegabile “epurazione” di Federscherma: scelte politiche?

Quando avevamo dato la notizia della mancata conferma di Stefano Cerioni come commissario tecnico della nazionale olimpica di fioretto, insieme ad altri due colleghi in altre specialità della scherma, avevamo usato il termine “epurazione”: ebbene è purtroppo arrivata una ulteriore conferma, anche Giovanni Trillini (nella foto portabandiera ai Giochi Olimpici del 1996) e Annalisa Coltorti non sono state confermate nei loro ruoli, rispettivamente dopo 10 e 16 anni.

In sostanza al raduno collegiale guidato dal sostituto di Cerioni che si terrà dal 25 febbraio al 1 marzo parteciperanno in rappresentanza delle Marche saranno presenti tre atleti, Marini, Ingargiola e Tangherlini e nessun componente dello staff tecnico.

Provvedimenti di natura politico-sportiva? il tempo chiarirà perché e per come sono state prese queste decisioni, a molti incomprensibili. Un “semplice” provvedimento di natura tecnica sarebbe difficilmente accettabile, avendo una impronta al limite del masochismo.

Dispiace che questi tagli arrivino proprio a pochi mesi dell’inaugurazione della “Casa della Scherma”, quasi a togliere qualcosa a Jesi ed al Club Scherma Jesi.

Forse sarà proprio l’inaugurazione a dare un’occasione ai rappresentati di Federscherma per spiegare. Innegabili sono i meriti sportivi tra cui hanno un posto di rilievo Cerioni, Trillini e Coltorti. E con tante tristezza non possiamo non ricordare la figura di Ezio Triccoli, grazie al quale tutto è cominciato!

Autore

Giancarlo Esposto

Giornalista iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 1985 – tessera n. 52020 - e scrittore. Ha all’attivo numerose collaborazioni con emittenti radio-tv e giornali su carta e online. Nel 2010 medaglia d’argento per i 25 anni di iscrizione all’Ordine, nel 2020 tra i premiati del Premio Giornalistico Nazionale Giuseppe Luconi. Come scrittore, dopo alcune pubblicazioni di sport, relative alla sua attività giornalistica e dedicate al vernacolo, si è dedicato alla narrativa, pubblicando 5 romanzi; il più recente "Anagramma di donne". Pochi mesi fa ha pubblicato il libro "Dal taccuino di un cronista", racconti di oltre trent'anni di giornalismo. Una delle sue frasi preferite: “La letteratura, come tutta l’arte, è la confessione che la vita non basta.” (Fernando Pessoa).