Quindicimila euro la somma complessivamente versata ai sedicenti broker finanziari
Chi non ha mai ricevuto una telefonata da sedicenti broker che operano nel trading online, spesso con accento marcatamente straniero, scagli la prima pietra. Di solito basta interrompere la telefonata, a volte beccando qualche insulto, bloccando successivamente nell’app del proprio cellulare il numero chiamante, oppure richiedere l’iscrizione del proprio numero di telefono, fisso o cellulare, al Registro delle Opposizioni, per evitare successivamente chiamate indesiderate.
Stavolta però è stato il truffato, un senigalliese, a mettersi nei guai, tratto in inganno da un post tarocco, postato su un noto social. Dopo aver fornito i suoi dati, è stato ricontattato da un malfattore, che gli ha proposto di investire delle somme per mezzo del trading on-line, al quale ha aderito versando 250 euro. Hanno fatto seguito altri bonifici fino a raggiungere il totale di 3mila euro. A quel punto è scattata la seconda parte della truffa, l’uomo è stato allora contattato da un finto trader che gli ha proposto un investimento sulla serie A di calcio, chiedendo 7mila euro, fino ad arrivare, con versamenti successivi, a 15.000 euro.
Il truffato non si è reso minimamente conto di essere al centro di una truffa, sicuramente non si è accertato di verificare la reale esistenza della società di trading on-line, tantomeno di chiedere le generalità ai broker fasulli che lo stavano contattando, per scoprire se fossero regolarmente iscritti a un ordine professionale. Sta di fatto che si è insospettito solo quando è stato più volte contattato per portare nel sistema altri aderenti, amici, parenti, conoscenti, facendosi coinvolgere nel famigerato e illegale “schema Ponzi”, un noto sistema truffaldino nel quale chi entra per primo ottiene forti guadagni, a spese dei successivi investitori, una sorta di “catena di Sant’Antonio”, nella quale vengono promessi e spesso liquidati interessi molto elevati ai primi aderenti, utilizzando però i soldi degli investitori che entrano successivamente nel sistema e non certo veri prodotti finanziari erogati da società riconosciute e autorizzate per la loro distribuzione.
Per fortuna il truffato si è finalmente rivolto al locale Commissariato; le successive indagini come prima cosa hanno permesso dii scoprire che si trattava di un sito di trading-online tarocco, identificando successivamente i cinque ladri ladri truffatori, residenti in zone diverse, sul territorio nazionale.
Il consiglio è sempre lo stesso: evitare di rispondere a mail di incerta provenienza fornendo i propri dati, evitando in altri casi di abboccare a promesse di facili e immediati consistenti guadagni, adottare investimenti fai-da-te solo se si possiedono competenze e capacità e comunque di rivolgersi a professionisti iscritti agli albi professionali abilitati alla intermediazione finanziaria o assicurativa.
