A un mese dall’inaugurazione, la mostra “La Camera Oscura di Mario Giacomelli” sta registrando un grande successo di pubblico, con oltre mille visitatori già accolti. Il progetto espositivo, curato da Katiuscia Biondi in occasione del centenario dalla nascita del celebre fotografo, offre un percorso immersivo e multimediale che permette di scoprire il mondo intimo e creativo di Giacomelli.
Un viaggio nella poesia visiva di Giacomelli
La mostra, composta da otto sezioni tematiche, intreccia la memoria personale dell’artista con il paesaggio, la letteratura e l’immagine. Grazie alla narrazione della voce stessa di Giacomelli, i visitatori possono approfondire alcune delle sue opere più iconiche, in un’esperienza emozionante e suggestiva. Il percorso culmina nella ricostruzione della camera oscura dell’artista, definita da Guido Harari come “l’antro dello sciamano”. Qui, si possono ammirare strumenti come la macchina Kobell e l’ingranditore, che hanno dato vita a capolavori celebri in tutto il mondo.
La mostra ha ottenuto una grande attenzione mediatica, con numerosi articoli pubblicati su stampa locale e nazionale. Tra i riconoscimenti più significativi, spiccano le parole di Francesco Bonami, critico d’arte di fama internazionale, che nella sua rubrica Il Culturista su Vanity Fair ha definito Giacomelli “il Cartier-Bresson che Senigallia si meriterebbe di essere”, elevando così la città a una “piccola Parigi” (Vanity Fair, gennaio 2025, n. 2/3).
Informazioni e mostre collaterali
“La Camera Oscura di Mario Giacomelli” resterà aperta fino al 6 aprile, visitabile dal giovedì alla domenica dalle 15:00 alle 20:00. I biglietti, acquistabili in sede o online su www.liveticket.it, permettono l’accesso anche ad altre due mostre allestite presso Palazzetto Baviera.
“Gemmy Tarini, fotografie 1936-1961”, curata da Enzo Carli, è una retrospettiva dedicata a uno dei pionieri della fotografia moderna italiana. La mostra, ospitata al piano nobile, celebra l’opera di Tarini e il ruolo di Senigallia nella storia della fotografia italiana.
Al piano terra, l’esposizione “Continua a Correre” di Giorgio Mercuri, curata da Carlo Bruscia, indaga il rapporto tra uomo e natura, evidenziando le ferite inflitte al paesaggio e l’urgenza di una riflessione sulla fragilità dell’ecosistema.
Per maggiori informazioni, è possibile visitare il sito www.feelsenigallia.it o contattare il Circuito Museale all’indirizzo email circuitomuseale@comune.senigallia.an.it.