Saturday 19 April, 2025
HomeItaliaCronaca ItaliaEx sindaco ed assessore di San Luca in arresto

Le operazioni eseguite dai Carabinieri del comando provinciale di Reggio Calabria questa mattina, nell’occhio del ciclone affidamenti di stadio comunale e fiera

C’è Bruno Bartolo, ex sindaco di San Luca, comune in provincia di Reggio Calabria, con l’assessore protempore con deleghe alle opere pubbliche, urbanistica e cooperazione, nella lista degli indagati per irregolarità su incanti, falso ideologico in atti pubblici e apertura abusiva di luoghi pubblici.

Entrambi sono ai domiciliari su disposizione del Giudice per le indagini preliminari di Locri, che ha accolto la richiesta della Procura di sottoporre i due a misure cautelari personali per vicende che risalgono a maggio 2019 e fino a giugno del 2024.

Ci sono anche altri quattro indagati, sottoposti all’obbligo di dimora, dirigenti della società calcistica “ASD San Luca 1961“. Anche la società è destinataria di un provvedimento di revoca della concessione dello stadio comunale, sottoposto oggi a sequestro.

Due vicende distinte, stessi autori

Le indagini, dirette dalla Procura di Locri ed eseguite di San Luca, hanno permesso di ricostruire due distinte vicende. La prima riguarda l’assegnazione di spazi pubblici nell’are Mercatale del Santuario di Polsi. Le accuse, basate su acquisizione di documentazione, intercettazioni ambientali e video, riguardano una intesa collusiva tra l’amministrazione comunale e i commercianti dell’area. L’assessore preposto, sempre secondo l’accusa, avrebbe assegnato gli spazi pubblici destinati alla vendita di oggettti religiosi, alimenti e bevande durante la ricorrenza di settembre, eludendo le procedure di assegnazione previste per legge, ossia con un legittimo bando di gara. Questo sarebbe avvenuto grazie a documenti falsificati ad hoc insieme all’allora sindaco. Non solo, tra gli assegnatari spiccano nomi legati alla crmininalità organizzata locale, con condanne definitive, condizioni che avrebbero precluso a questi soggetti non solo di ottenere le assegnazioni di spazi ma la loro partecipazione a qualsiasi gara pubblica.

La seconda vicenda che ha posto i nomi dell’ex sindaco e dell’assessore pro tempore, insieme ai quattro dirigenti della “ASD San Luca 1961”, nel registro degli indagati sottoponendoli oggi alle misure cautelari disposte dal Tribunale, riguarda invece lo stadio comunale, dato in gestione alla società sanluchese (oggi revocata). Tra novembre 2023 e gennaio 2024, anche in questo caso, l’amministrazione comunale avrebbe garantito la gestione alla società calcistica, la cui squadra milita in serie

La seconda vicenda che ha posto i nomi dell’ex sindaco e dell’assessore pro tempore, insieme ai quattro dirigenti della “ASD San Luca 1961”, nel registro degli indagati sottoponendoli oggi alle misure cautelari disposte dal Tribunale, riguarda invece lo stadio comunale, dato in gestione alla società sanluchese (oggi revocata). Tra novembre 2023 e gennaio 2024, anche in questo caso, l’amministrazione comunale avrebbe garantito la gestione alla società calcistica, la cui squadra milita in serie D, nononstante le ripetute violazioni dell’affidamento in essere, che di fatto avrebbero dovuto determinare la revoca dell’affidamento dello stadio, ma che invece veniva confermato escludendo la concorrenza di altri partecipanti alla gara, con notevoli spese a carico dell’ente comunale. Oltre a ciò, si aggiugono anche ordinanze sindacali a favore della società per garantirle di incassare i proventi dei biglietti pagati dal pubblico, mentendo anche sulla agibilità dell’impianto.

Autore

Cristina Carnevali

Di professione avvocato, fondatrice di capocronaca.it. Già collaboratrice e direttore editoriale per realtà locali, vincitrice del Premio giornalistico "Giuseppe Luconi" 2020 nella sezione "quotidiani on line delle Marche", oggi guida della redazione di capocronaca.it. Appassionata di sport, ha fatto i primi servizi sul campo, per poi occuparsi a 360° dell'editoria e della comunicazione.