La vittima, contattata su TikTok viene attirata in una rete di guadagni facili attraverso investimenti in criptovalute
Jesi – Un’attenta indagine della Polizia di Stato di Jesi ha portato alla denuncia di un cittadino nigeriano e di una donna argentina, entrambi di 24 anni, accusati di truffa aggravata.
La vicenda ha inizio lo scorso 24 dicembre quando una donna di 41 anni di Jesi si rivolge alle forze dell’ordine denunciando di essere stata raggirata attraverso i social network. La vittima, contattata su TikTok da un profilo falso, viene attirata in una rete di promesse di guadagni facili attraverso investimenti in criptovalute.
Inizialmente, la donna sembra ottenere dei piccoli profitti, ma ben presto si rende conto di essere caduta in una trappola. Per poter incassare le sue “vincite”, viene costretta a versare somme sempre maggiori di denaro per pagare presunte tasse e commissioni.
La truffa della “criptovaluta”: come funziona
Questo tipo di truffa, purtroppo sempre più diffusa, sfrutta la crescente popolarità delle criptovalute e la voglia di guadagnare velocemente. I truffatori creano falsi profili online, promettono rendimenti altissimi e inducono le vittime a investire somme sempre maggiori, fino a svuotare i loro conti correnti.
L’indagine e il recupero del denaro
Grazie alla tempestività della denuncia e all’efficacia delle indagini, gli agenti del Commissariato di Jesi sono riusciti a risalire ai responsabili della truffa, sequestrando parte del denaro sottratto alla vittima.
