Sunday 22 December, 2024
HomeMarcheAttualità MarcheOsteoporosi transitoria in gravidanza: Giada e l’intervento a Torrette subito dopo il parto

La Clinica di Ortopedia e Ginecologia dell’AOUM pianificano il parto e dopo pochi giorni impiantano la protesi d’anca per via mini invasiva

Una storia di professionalità e collaborazione tra reparti quella di Giada, 31enne di Senigallia alla sua 35ª settimana di gravidanza. Quello che sembrava un dolore passeggero alla coscia si è rivelato un rarissimo caso di osteoporosi transitoria in gravidanza, una condizione che rende lo scheletro estremamente fragile. Il peggioramento dei sintomi ha portato ad un cedimento spontaneo dell’arto e ad alla frattura scomposta del collo del femore della giovane.

Dopo i primi accertamenti al pronto soccorso di Senigallia, la complessità del caso ha reso necessario il trasferimento presso la Clinica di Ginecologia e Ostetricia del Salesi ad Ancona, diretta dal Prof. Andrea Ciavattini, in accordo con il Prof. Antonio Gigante, direttore della Clinica di Ortopedia Adulta e Pediatrica dell’AOUM.

Lì gli approfondimenti diagnostici hanno confermato la diagnosi di osteoporosi transitoria, una sindrome rarissima che, nelle ultime settimane di gestazione, compromette significativamente la resistenza delle ossa. A causa della grave scomposizione della frattura, le opzioni terapeutiche erano limitate, rendendo necessaria una sostituzione protesica dell’anca.

Un doppio intervento: parto cesareo e protesi d’anca

La decisione è stata condivisa con Giada, che ha affrontato con forza e fiducia le due tappe fondamentali: il parto cesareo programmato, per mettere in sicurezza la sua bambina, e, pochi giorni dopo, l’operazione per l’impianto della protesi d’anca.

L’intervento chirurgico è stato eseguito con successo presso l’Ospedale di Torrette dal Dott. Nicola Giampaolini, coadiuvato dal Dott. Leonard Meco, dall’anestesista Dott. Luca Pecora e dal medico in formazione specialistica Gianluca Clementi.

La tecnica utilizzata è stata la via anteriore mini-invasiva, che consente di sostituire l’articolazione senza danneggiare i muscoli e con un’incisione di circa 8 cm,” ha spiegato il Dott. Giampaolini, sottolineando i vantaggi di questa metodologia introdotta tre anni fa nella clinica. “Riduce complicanze come lussazioni o differenze di lunghezza degli arti e favorisce un recupero rapido, un elemento cruciale in una situazione così delicata.”

Nonostante la fragilità ossea della paziente, la protesi è stata impiantata con successo. “Nel pomeriggio stesso, Giada è stata trasferita nuovamente al Salesi per stare accanto alla sua piccola, iniziando il percorso riabilitativo già nei giorni successivi,” ha aggiunto il Prof. Gigante, evidenziando la sinergia tra i reparti per garantire la migliore gestione possibile.

Armando Marco Gozzini, Direttore Generale dell’AOUM, ha elogiato il lavoro di squadra: “Questa vicenda dimostra l’importanza di una sanità pubblica capace di centralizzare i casi complessi e prendersi cura del paziente in ogni suo aspetto. È un esempio di come la collaborazione e la preparazione possano fare la differenza.

Il ringraziamento di Giada

Il sorriso di Giada e le sue parole sono la testimonianza più bella del successo di questa storia. “Io e il mio compagno vogliamo ringraziare tutti per la professionalità e l’umanità dimostrate. Grazie al reparto di Ortopedia di Torrette e al Dott. Giampaolini, che mi ha rimesso in piedi in pochi giorni. Questa esperienza, seppur difficile, si sta risolvendo nel migliore dei modi.

Un caso raro, un intervento complesso e un lieto fine che unisce medicina e umanità.

Autore

Giorgia Clementi

Nata sotto il segno del leone, cresciuta nella capitale del Verdicchio. Dopo la maturità classica al Liceo Vittorio Emanuele II di Jesi scopro l'interesse per il mondo della comunicazione che scelgo di assecondare, dapprima con una triennale all'Università di Macerata, ed in seguito con una laurea magistrale in Giornalismo ed editoria all'Università di Parma. Spirito d'iniziativa, dinamismo, (e relativa modestia), i segni che mi contraddistinguono, insieme ad un amore unico per le bellezze del mio territorio. L'idea di fondare Capocronaca, insieme a Cristina, nasce all'inizio del 2023. Nelle sue fondamenta, la volontà di dare ai lettori una voce nuova da ascoltare e scoprire insieme a loro, cosa accade ogni giorno.