Friday 20 December, 2024
HomeAttualitàFabriano, Mole Urbana raccoglie 3,5 milioni per una rivoluzione green

Mole Urbana, la startup italiana che punta a rivoluzionare la mobilità elettrica, ha annunciato un aumento di capitale di 3,5 milioni di euro. L’operazione, sostenuta da CDP Venture Capital Sgr, dal fondo Piemonte Next, e da un gruppo di industriali marchigiani, segna un passo decisivo nella creazione di un polo automotive all’avanguardia, interamente Made in Italy.

Il progetto Mole Urbana, ideato dal designer Umberto Palermo (in foto) si ispira alle kei car giapponesi: veicoli compatti, efficienti ed ecologici, progettati per una mobilità urbana sostenibile. Con l’apertura di due nano-fabbriche, in Piemonte e nelle Marche, la startup sta gettando le basi per una produzione altamente innovativa e rispettosa dell’ambiente, che include l’utilizzo di materiali riciclati e processi produttivi a basso impatto energetico.

Un modello produttivo sostenibile

Le fabbriche di Mole Urbana incarnano i principi della sostenibilità: la sede piemontese, recuperata tramite il MISE, vanta un tetto interamente ricoperto da 8.000 metri quadri di pannelli solari. Analogamente, il sito marchigiano di Fabriano sarà progettato per l’autoproduzione di energia, confermando l’impegno verso un modello di industria green.

I veicoli Mole Urbana sono realizzati con materiali riciclati, tra cui alluminio da lattine e acciaio inox da metalli di recupero, e progettati per essere facilmente disassemblabili a fine vita, favorendo il riciclo. Inoltre, il design innovativo si traduce in una gamma di modelli adatti a usi privati e commerciali, mantenendo al centro sicurezza e funzionalità.

Un ecosistema industriale per il futuro

Agostino Scornajenchi, CEO di CDP Venture Capital, ha sottolineato il potenziale del progetto:
“Mole Urbana rappresenta un esempio virtuoso di come innovazione, sostenibilità e design possano convergere per creare un ecosistema industriale competitivo e generare nuove opportunità di occupazione qualificata.”

Gian Mario Spacca, già governatore delle Marche, ha aggiunto: “L’apertura di una fabbrica nell’entroterra marchigiano è un segnale di fiducia per il territorio, capace di valorizzare competenze tecniche locali in un momento di transizione economica.”

Con una crescita del mercato della mobilità elettrica del 35% nel 2024, Mole Urbana si posiziona come un attore chiave nel panorama automotive. La gamma di veicoli, progettata per rispondere a diverse esigenze, include modelli per 2 o 4 persone e varianti per il mondo del lavoro, tutti caratterizzati da una struttura modulare per ottimizzare i costi di produzione.

Un futuro Made in Italy

Il progetto Mole Urbana si distingue per il suo radicamento nell’italianità: il 99% dei componenti è prodotto in Italia, con un focus su qualità e innovazione. La startup mira non solo a sviluppare un prodotto tecnologicamente avanzato, ma anche a promuovere una nuova cultura della mobilità, in cui sostenibilità e tradizione industriale italiana si incontrano.

Umberto Palermo, fondatore di Mole Urbana, ha dichiarato: “Con MU Fabriano stiamo costruendo una realtà industriale che rappresenta l’eccellenza italiana, capace di coniugare tradizione e visione per il futuro.”

Entro febbraio 2025, Mole Urbana organizzerà una tavola rotonda per presentare il progetto in dettaglio, coinvolgendo istituzioni, investitori e professionisti del settore. L’obiettivo è dimostrare come una visione innovativa possa trasformarsi in una realtà industriale concreta, con il sostegno di partner strategici come CDP Venture Capital e finanziatori privati.

Autore

Giorgia Clementi

Nata sotto il segno del leone, cresciuta nella capitale del Verdicchio. Dopo la maturità classica al Liceo Vittorio Emanuele II di Jesi scopro l'interesse per il mondo della comunicazione che scelgo di assecondare, dapprima con una triennale all'Università di Macerata, ed in seguito con una laurea magistrale in Giornalismo ed editoria all'Università di Parma. Spirito d'iniziativa, dinamismo, (e relativa modestia), i segni che mi contraddistinguono, insieme ad un amore unico per le bellezze del mio territorio. L'idea di fondare Capocronaca, insieme a Cristina, nasce all'inizio del 2023. Nelle sue fondamenta, la volontà di dare ai lettori una voce nuova da ascoltare e scoprire insieme a loro, cosa accade ogni giorno.