Secondo le ricostruzioni ammonterebbe a circa 4 milioni la truffa ai danni di risparmiatori
Probabilmente erano stati i facili e consistenti guadagni, nonché la fiducia riposta nella broker osimana, Prisca Carletti, a far cadere nella rete tanti risparmiatori, fatto sta che la raccolta era stata ingente, all’incirca 4 milioni. Molti le avevano affidato i risparmi di una vita.
Nell’udienza preliminare di ieri la donna ha chiesto il patteggiamento, offrendo un risarcimento del 6%, conti alla mano 230 mila dei 4 milioni di euro intascati, per mezzo degli avvocati difensori Latini e Angeloni; la richiesta è stata respinta e il giudice competente ha rinviato l’udienza al prossimo 22 gennaio. Sono una trentina i risparmiatori colpiti, tra le parti civili che hanno avanzato richiesta di costituirsi parte civile, c’è anche il guru dei mental coach Roberto Re, del quale era referente per le Marche; sembra che parte delle somme sia finita nelle casse di due società riconducibili a Re, che si è dichiarato all’oscuro di tutto, dichiarandosi al contrario danneggiato. Il maggiore danneggiato, quasi 2 milioni, è un prete, D.G.
Per attuare la truffa è stato utilizzato il famigerato “schema Ponzi”, illegale nel nostro paese, che prevede una sorta di struttura piramidale, nella quale i cospicui guadagni di chi eventualmente chiede di disinvestire, con le somme versate da successivi investitori, ignari del fatto. I precedenti insegnano che con il tempo il sistema finisce con il collassare e ovviamente le somme raccolte non bastano per indennizzare tutti quanti.
Le indagini sono state condotte dalla Guardia di Finanza.