Friday 27 December, 2024
HomeAttualitàForse la Rai perderà il Festival di Sanremo

Secondo il Tar della Liguria è Illegittimo l’affidamento diretto

L’edizione 2025 è ancora abbastanza lontana, ma già cominciano le polemiche: secondo i giudici del TAR della Liguria, l’organizzazione del famoso Festival, dovrebbe essere soggetta a gara: confermata la prossima edizione, non è detto che lo stesso valga per quella del 2026.

I giudici hanno deliberato che al comune di Sanremo, verrà fatto obbligo di pubblicare un bando di gara, aperto agli operatori del settore. Le reazioni non si sono fatte attendere, a cominciare da quella del sindaco Mager, che ha già contattato dirigenti e consulenti legali per approfondire la questione.

Anche dalla RAI è stata confermata l’efficacia della convenzione stipulata con il comune di Sanremo per l’edizione 2025, ed è stata ribadita la titolarità del format adottato da tempo.

Dunque edizione 2025 salva, appuntamento nella settimana dall’11 al 15 febbraio 2025; l’evento che sicuramente registrerà record di ascolti, sarà trasmesso in diretta su Rai1, Radio2 e RaiPlay. Trenta gli artisti in gara con altrettante canzoni inedite, oltre alle consuete cover della quarta serata che quest’anno non conteranno per la classifica finale.

Autore

Giancarlo Esposto

Giornalista iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 1985 – tessera n. 52020 - e scrittore. Ha all’attivo numerose collaborazioni con emittenti radio-tv e giornali su carta e online. Nel 2010 medaglia d’argento per i 25 anni di iscrizione all’Ordine, nel 2020 tra i premiati del Premio Giornalistico Nazionale Giuseppe Luconi. Come scrittore, dopo alcune pubblicazioni di sport, relative alla sua attività giornalistica e dedicate al vernacolo, si è dedicato alla narrativa, pubblicando 5 romanzi; il più recente "Anagramma di donne". Pochi mesi fa ha pubblicato il libro "Dal taccuino di un cronista", racconti di oltre trent'anni di giornalismo. Una delle sue frasi preferite: “La letteratura, come tutta l’arte, è la confessione che la vita non basta.” (Fernando Pessoa).