“Certamente è positivo che il sindaco Silvetti torni a rilanciare l’obiettivo di ripristinare l’operatività della Stazione marittima di Ancona. Non è un segreto che, personalmente, sono stato sempre a favore di questa ipotesi, essendo stato un convinto sostenitore del progetto della Metropolitana di superficie promosso nel 1994 dalla Provincia di Ancona, governata dal centrosinistra, il quale prevedeva un ruolo strategico proprio per lo scalo dorico al fine di alleggerire l’afflusso di veicoli in direzione di Ancona e decongestionare il traffico all’interno del suo centro storico“.
A dirlo è il vicepresidente dell’Assemblea legislativa delle Marche Maurizio Mangialardi.
“Bene dunque – continua Mangialardi – che Silvetti si rivolga la Regione Marche, e in particolare al presidente Acquaroli e all’assessore Baldelli, visto che quella partita è in mano a loro. A Silvetti posso assicurare che avrà il mio sostegno, ma lo voglio anche mettere in guardia rispetto al nulla fatto fino a oggi dal centrodestra marchigiano, nonostante gli impegni presi prima in campagna elettorale e poi negli indirizzi programmatici approvati a inizio legislatura dalla maggioranza regionale. Tanto per fare un esempio, voglio ricordare che nel maggio del 2021, Baldelli, che in questi quattro anni ha meritatamente guadagnato la fama di assessore agli annunci, assicurava che si sarebbe impegnato per “verificare la possibilità di un ripristino”. Una intenzione ribadita pure in occasione della campagna elettorale del 2023 e, più di recente, lo scorso ottobre. A cosa ha portato questo “impegno” dell’assessore? A niente. E temo che il sindaco di Ancona resterà solo e deluso anche stavolta, perché quando si tratta di mettere a terra i progetti, specialmente quelli che interessano il capoluogo e la provincia di Ancona, Acquaroli e Silvetti dimostrano sempre un grande talento nel rimandare sine die ogni decisione“.