Prezzi alle stelle per il cacao, la crisi climatica e l’aumento della richiesta le principali cause.
Con un tessuto di circa 4300 imprese, prevalentemente piccole e medie, il settore dolciario italiano rappresenta una componente fondamentale dell’industria alimentare nazionale. Il comparto include produzioni diversificate: pasticcerie e gelaterie che costituiscono il 49,4% delle attività, seguite dai laboratori di dolci tradizionali e industriali (42,1%) e da produttori di biscotti e cioccolato (8,6%). Nella sola provincia di Ancona contiamo 325 aziende del settore dolciario – panificatori.
Negli ultimi mesi, il prezzo del cacao, che rappresenta una delle materie prime più importanti per il settore, ha registrato aumenti con un incremento di oltre il 40% . L’escalation del costo del cacao è il risultato di una combinazione di fattori globali. Uno dei fattori è determinato dai cambiamenti climatici: i principali Paesi produttori di cacao, Costa d’Avorio e Ghana, hanno affrontato condizioni climatiche avverse. Questi fenomeni hanno ridotto sensibilmente i raccolti, causando un’offerta limitata di cacao, la cui coltivazione richiede condizioni climatiche specifiche dal punto di vista della temperatura, della umidità e delle precipitazioni. In Ghana periodi prolungati di siccità hanno diminuito la produzione, in Costa d’Avorio le forti piogge hanno provocato allagamenti nei campi, distruggendo interi raccolti.
C’è da aggiungere però che anche l’incremento della domanda, trainata dai mercati asiatici emergenti, in particolare Cina e India, ha inciso profondamente sugli aumenti. Questo squilibrio tra domanda e offerta ha esercitato una pressione significativa sui prezzi. Hanno inciso anche l’aumento dei costi dei fertilizzanti, energia e trasporto.
“Per le imprese del settore dolciario, in particolare le PMI rappresentate da CNA Agroalimentare, questi aumenti rappresentano una sfida drammatica. Le aziende, già provate dagli aumenti generalizzati dei costi energetici e delle materie prime negli ultimi anni, si trovano in un momento cruciale dell’anno, ad affrontare anche i rincari di questa materia prima fondamentale per il settore – hanno commentato Jacopo Corona e Andrea Cantori, rispettivamente Presidente e Segretario della CNA dolciari e panificatori – secondo le testimonianze raccolte dalla nostra associazione sul territorio, alcune marche di cacao hanno toccato aumenti del 20-25% sommati ad aumenti precedenti del 2023 pari al 15%. Le imprese, per il momento, hanno affrontato la crisi allargato la loro cerchia di fornitori e garantendo acquisti consistenti per avere un prezzo minore. Siamo però preoccupati per il futuro perché le condizioni che hanno causato questa crisi non sembrano scomparire e la possibilità di subire nuovi aumenti per la Pasqua è alta”.