Ritrovata nel 2016 nel Castello d’Ursel nelle Fiandre, l’opera giovanile di Spontini “I quadri parlanti”, andrà in scena venerdì e domenica
Una riscoperta storica e artistica segna la 57esima Stagione Lirica del Teatro Pergolesi: il dramma giocoso I quadri parlanti di Gaspare Spontini, composto nel 1800 e mai più rappresentato negli ultimi 224 anni, tornerà infatti in scena il prossimo fine settimana. L’opera, ritrovata nel 2016 in un castello delle Fiandre, sarà eseguita in prima assoluta in epoca moderna il 29 novembre (ore 20:30) e il 1° dicembre (ore 16), con un’anteprima dedicata ai giovani il 27 novembre (ore 16).
La produzione è a cura della Fondazione Pergolesi Spontini, che celebra così i 250 anni dalla nascita del compositore marchigiano. L’allestimento, vivace e innovativo, combina la rilettura critica curata da Federico Agostinelli con un’interpretazione scenica fresca e coloratissima, affidata alla regia di Gianni Marras e alla direzione musicale di Giulio Prandi sul podio del Time Machine Ensemble.
Una trama ricca di intrighi e un allestimento “pop”
La vicenda, ambientata a Napoli, è un carosello di fraintendimenti, amori osteggiati, burle e lieti fine, in perfetto stile settecentesco. Don Bertoldo, un maturo signore, osserva l’intrecciarsi delle vite e degli amori di giovani personaggi che, tra travestimenti e dispetti, arrivano alla riconciliazione con un triplo matrimonio. La regia di Gianni Marras esalta questo clima giocoso attraverso un allestimento ispirato al Settecento, ma reinterpretato con colori e atmosfere pop. La scena, una vera “scatola magica”, gioca con porte, finestre e spioncini, richiamando i “quadri parlanti” del titolo, in un continuo passaggio tra ambienti e stili.
Protagonisti di questa riscoperta sono giovani interpreti, tra cui Martina Tragni, Davide Chiodo e Michela Antenucci, affiancati da artisti emergenti e vincitori del Concorso Svoboda, che firma scene e costumi con Alessandra Bianchettin e Asya Fusani. La direzione d’orchestra di Giulio Prandi e le luci di Marco Chiavetti completano un team che punta sulla creatività delle nuove generazioni.
Un’opera ritrovata dopo un’avventura storica
I quadri parlanti rappresenta un’opera giovanile di Spontini, scritta durante gli anni di formazione al Conservatorio di Napoli e presentata nel 1800 al Teatro di Santa Cecilia di Palermo. Dopo un lungo oblio, il libretto è stato scoperto negli anni ’90 a Berkeley, mentre la partitura autografa è riemersa nel 2016 nel Castello d’Ursel nelle Fiandre. Qui sono stati ritrovati altri tre manoscritti spontiniani, oggi al centro di un progetto di valorizzazione grazie alla collaborazione tra la Fondazione Pergolesi Spontini e il Centro Studi per la Musica Fiamminga di Anversa.
Eventi collaterali e accessibilità
L’esibizione di domenica 1° dicembre prevede percorsi inclusivi per spettatori con disabilità uditive e visive, mentre gli studenti partecipano all’anteprima nell’ambito del progetto formativo “Musicadentro”. Due guide all’opera, una in streaming e una dal vivo, arricchiranno l’esperienza degli spettatori.
L’anno spontiniano prosegue il 30 novembre a Moie di Maiolati Spontini con la conferenza-spettacolo A Parigi con Spontini: poesia, arte e musica alla corte di Napoleone, un viaggio tra i capolavori e la cultura dell’epoca con il poeta Davide Rondoni e lo storico dell’arte Costantino D’Orazio.
Per informazioni e prenotazioni: Fondazione Pergolesi Spontini, 0731 206888, biglietteria@fpsjesi.com.