Monday 25 November, 2024
HomeAttualitàIpertensione grave: all’Inrca rivoluzionario intervento su un paziente di 50 anni

Un innovativo intervento mini-invasivo per combattere l’ipertensione arteriosa grave e resistente ai farmaci è stato eseguito con successo all’Inrca di Ancona, confermando l’eccellenza del Centro Ipertensione Arteriosa e Malattie Cardiovascolari diretto dal professor Riccardo Sarzani. In collaborazione con la Radiologia Clinica e Interventistica del dottor Enrico Paci, l’equipe multidisciplinare ha trattato un paziente di 50 anni, già a elevato rischio di infarto e ictus, grazie all’impiego di impulsi di radiofrequenza e di un mini catetere di ultima generazione.

L’intervento

L’intervento, della durata di poco più di un’ora, ha previsto l’introduzione del catetere attraverso l’arteria femorale fino alle arterie renali, dove la tecnologia high-tech ha permesso di “bruciare” in modo selettivo le terminazioni nervose responsabili dell’ipertensione. Il catetere a spirale, morbido e altamente aderente, rappresenta un’evoluzione rispetto alle tecniche precedenti, aumentando l’efficacia e la sicurezza del trattamento.

Il paziente, sottoposto a una leggera sedazione, è stato dimesso dopo un solo giorno di osservazione. Con il tempo, potrebbe ridurre o persino abbandonare del tutto i farmaci per la pressione alta.

Inrca, centro d’eccellenza

Ogni mese, il Centro Ipertensione dell’Inrca tratta circa 240 pazienti affetti da ipertensione arteriosa, confermandosi un punto di riferimento nazionale. «L’ipertensione arteriosa – spiega il professor Sarzani – è il principale fattore di rischio di morte a livello globale. Sebbene nella maggior parte dei casi sia controllabile con i farmaci, ci sono pazienti che non rispondono alle terapie convenzionali, come in questa situazione».

La procedura è stata preceduta da una TAC per pianificare con precisione l’intervento, garantendo risultati ottimali. «Con il nuovo catetere – aggiunge il dottor Paci – possiamo ottenere un’aderenza perfetta alle pareti arteriose, migliorando l’efficacia dell’ablazione e dando una risposta concreta ai pazienti che soffrono di questa patologia complessa»

L’intervento sarà presto replicato su altri pazienti con ipertensione resistente. Grande soddisfazione è stata espressa dalla direttrice generale dell’Inrca, Maria Capalbo, che ha elogiato il lavoro dei medici: «Questo risultato dà lustro a tutto l’Istituto e testimonia la nostra ricerca continua di tecniche e tecnologie innovative per migliorare la qualità di vita dei pazienti più fragili».

Anche l’assessore regionale alla Sanità, Filippo Saltamartini, ha sottolineato il valore dell’Inrca come centro di eccellenza: «Le Marche possono vantare un istituto di livello così elevato, dove ricerca, sperimentazione e dedizione si traducono in traguardi significativi per la cura dei malati».

Autore

Giorgia Clementi

Nata sotto il segno del leone, cresciuta nella capitale del Verdicchio. Dopo la maturità classica al Liceo Vittorio Emanuele II di Jesi scopro l'interesse per il mondo della comunicazione che scelgo di assecondare, dapprima con una triennale all'Università di Macerata, ed in seguito con una laurea magistrale in Giornalismo ed editoria all'Università di Parma. Spirito d'iniziativa, dinamismo, (e relativa modestia), i segni che mi contraddistinguono, insieme ad un amore unico per le bellezze del mio territorio. L'idea di fondare Capocronaca, insieme a Cristina, nasce all'inizio del 2023. Nelle sue fondamenta, la volontà di dare ai lettori una voce nuova da ascoltare e scoprire insieme a loro, cosa accade ogni giorno.