Sunday 24 November, 2024
HomeItaliaCronaca ItaliaSequestrati 40 cani e 7 gatti in condizioni di degrado: denunciata una donna a Pavia

Gli animali vivevano ammassati in un monolocale con una piccola corte. Cani affidati a strutture convenzionate, uno ricoverato per accertamenti in una clinica veterinaria, gatti in adozione

Quaranta cani e sette gatti sono stati sequestrati in una cittadina del Pavese dall’Ats di Pavia con le guardie zoofile dell’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) a seguito di un’indagine partita lo scorso ottobre. La donna che li deteneva in un bilocale con un piccolo spazio esterno è stata denunciata alla Procura della Repubblica di Pavia.

«Gli animali vivevano in un contesto igienico-sanitario molto degradato e sono stati affidati a strutture convenzionate, mentre un cane è stato ricoverato per accertamenti in una clinica veterinaria», spiega il coordinatore delle guardie zoofile Oipa di Lodi e PaviaPierangelo Greggio. «Si tratta di una vicenda che insegna come si dovrebbe fare molta attenzione a chi si affidano animali in stallo, poiché la persona denunciata offriva stalli ad associazioni del Sud Italia».

Indagini partite dalla denuncia di un cane scomparso

L’indagine inizia dalla denuncia di sparizione di un cane scomparso a Trento e dall’esposto di una signora che aveva affidato un cane microchippato alla “stallante”. «Richiesta la restituzione dell’animale, la persona che abbiamo denunciato si rifiutava di renderlo», racconta Greggio. «A seguito del rifiuto, l’intestataria del cane affidato in stallo ha presentato una denuncia querela a Savona. Le due indagini si sono incrociate e, dato il contesto degradato in cui erano detenuti gli animali, su autorizzazione della Procura di Pavia abbiamo eseguito con l’Ats il sequestro alla presenza del sindaco della cittadina, della polizia urbana e dei carabinieri della stazione locale. Tra gli animali vi erano anche il cane sparito a Trento e il cane che la stallante si era rifiutata di restituire».

Guardie zoofile dell’OIPA

Gli animali microchippati a nome delle associazioni che li avevano affidati alla donna saranno restituiti alle associazioni stesse mentre i gatti, tutti privi di microchip, saranno dati in adozione dopo un periodo di osservazione.

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Comunicato Stampa