Sentita cerimonia a Jesi, i progetti dal 1978 al 1997 costituiscono un approccio antesignano di integrazione tra i popoli, tema di forte attualità
Una cerimonia sobria e sentita quella di giovedì 14 novembre presso la sala dell’ex cinema del Collegio Pergolesi di Jesi alle ore 16.
Sono state consegnate targhe di benemerenza da parte del Pisie, ente che operò in Italia e nel mondo in particolar modo dalla città di Jesi tra il 1978 e il 1997.
ll Politecnico Internazionale per lo Sviluppo Industriale ed Economico (PISIE) è un ente di cooperazione internazionale con personalità giuridica e ONG con decreti del Ministero Affari esteri italiano che si occupa di promuovere lo sviluppo di imprese e la formazione del personale nei paesi sottosviluppati.
A partire dal 1977 il PISIE ha collaborato con organismi della Nazioni Unite e governi di altri paesi.
Un vasto network di esperti ha collaborato negli anni con il PISIE, professionisti specializzati nelle tecnologie per i settori: agroalimentare, tessile, calzaturiero, dolciario e abbigliamento.
All’ente vennero affidati programmi per oltre 1700 studenti provenienti da Africa, Asia, America Latina e paesi arabi con borse di studio, per formarli e trasferire tecnologie e ritornare ai paesi di orgine per favorire lo sviluppo economico e le relazioni industriali e commerciali con l’Italia.
Al tavolo erano presenti Fratello superiore Alfredo Serighelli, Fratello Ludovico Albanesi, il consigliere regionale prof. Marco ausili, il Dott. Giuseppe Luciano Landi segreterio generale del Pisie, la Dottoressa Franca Tacconi vice presidente fond. Federico II.
Toccante e quanto mai sentita, la presentazione di Franca Tacconi ex dirigente cultura ed eventi al Pisie “Sono veramente emozionata di porgere il saluto del Pisie (Politecnico internazionale per lo sviluppo industriale ed economico di cui ho avuto la grande opportunità di far parte – ha dichiarato- porgo il mio saluto ai presenti e agli ex allievi e docenti.
Il Pisie è stata istituzione di enorme rilevanza che ha avviato la sua attività di formazione nel 1978 attuando quello che è il principio della cooperazione: non elargire derrate alimentari o beni materiali che con il tempo si esauriscono ma formare della Forza lavoro in maniera che il know-how trasferito diventi fattore portante e di lungo periodo dei paesi destinatari, i cosiddetti paesi emergenti o in via di sviluppo.
Un approccio antesignano di quella integrazione tra i popoli che il complesso periodo attuale che stiamo vivendo richiede a gran voce. Una doppia valenza che scaturiva dalla veicolazione attraverso insegnanti di alto livello per esperienza sul campo, della lingua italiana poco conosciuta in ambito diffuso ma superiore ad ogni altra per espressione di civiltà abbinata alla formazione, per ottenere quella autonomia, fattore imprescindibile di crescita”.
Fautore di questo importante progetto il dottor. Giuseppe Luciano Landi che ha ricordato come “nel momento in cui si è divenuti ad attivare negli anni i corsi, abbiamo avuto richieste da parte di tanti paesi ed è subentrata l’attivita di formazione a seguito del nuovo dipartimento per la cooperazione allo sviluppo promosso dall’allora ministro degli esteri Giulio Andreotti e affidato alla direzione dell’ambasciatore Sergio Giacomelli.
Un progetto importante fu quello di cooperazione bilaterale Italia Nigeria – continua Landi – per il quale ci furono affidati 600 studenti nigeriani per seguire corsi di periti e altre 25 specializzazioni da ottenere presso scuole pubbliche italiane e aziende attraverso stages in aziende locali come Fileni, Baldi, Tomassoni, Quaglieri e tante altre, che suddividemmo a gruppi di 200 alunni in tre anni 1978, 79, 80.
Il programma si concluse in ottobre 1984 con la presenza dell’ambasciatore della Nigeria. Tutto questo è un grande spaccato di storia che oggi anche grazie al consigliere Marco Ausili, vorrei portare a conoscenza della Regione Marche”.
“È un onore essere qui e grazie per la calorosa accoglienza, porto i saluti del Consiglio Regionale e la gratitudine per tutto ciò che è stato fatto in quegli anni – ha dichiarato Marco Ausili, consigliere regionale – perché è grazie a voi che si è data una vera dimensione sociale alla parola Lavoro, perché il lavoro da stabilità da contatto con la realtà creando un rapporto autentico, è fattore di sviluppo umano ed economico. Un altro elemento importante è quello di aver dato valore al “saper fare” che è un patrimonio molto importante nella nostra regione, inoltre il terzo elemento importante è la valorizzazione della cooperazione internazionale perché oggi molte nazioni soffrono per tensioni tra stati – concludendo- vorrei sottolineare l’importanza del lavoro che nobilita e questo progetto lo ha dimostrato non donando solo assistenzialismo ma conoscenze, dono inestimabile”.
A seguire la consegna dell’attestato di benemerenza a Fratello Superiore Alfredo Serighelli e del certificato di riconoscimento a Fratello federico Albanesi della congregazione di Nostra Signora della Misericordia, congregazione religiosa laicale nata nel 1839 e a Jesi dal 1929.
La congregazione ospitò attività di accoglienza per i figli di carabinieri e vide la presenza di personaggi illustri come i compianti critico d’arte Armando Ginesi , critico darte e il presentatore tv Corrado oltre ad ospitare squadre di calcio, pattinaggio e scherma con Giovanna Trillini.
Dal 1987 la congregazione del collegio Pergolesi svolge attività di supporto a persone anziane in sinergia con la ASL prendendo in carico la condizione fisica psicologica e relazionale degli ospiti.
Presente il corpo docente dei corsi, composto da Baldelli Natalia, Onesti Paola, Blasi Paola e Contardi Raffaele.