È accaduto ieri vicino al pronto soccorso. Il plauso di Biancani e Mengucci «alle donne e agli uomini della squadra per l’importante azione di indagine e controllo messa a segno»
Mostra documenti falsi al controllo, la Polizia locale si insospettisce e verifica l’identità del 48enne: era un latitante ricercato da 2 anni per evasione, ora in carcere in attesa della direttissima.
È successo ieri, intorno alle 16.45, in via Oberdan, durante uno dei controlli – intensificati – degli agenti, svolti in coordinamento con le altre forze dell’ordine.
“Siamo fieri della nostra Polizia locale – esclamano il sindaco Andrea Biancani e l’assessora alla Sicurezza e Polizia locale Sara Mengucci – per l’importante operazione di indagine e controllo messa a segno nel pomeriggio di ieri. Uomini e donne della squadra, ancora una volta, hanno dimostrato una professionalità non comune: il loro lavoro di verifica e indagine quotidianamente al servizio della comunità è prezioso e fondamentale per garantire la sicurezza del territorio”
Biancani e Mengucci parlano di “un’operazione molto importante. È stato individuato e arrestato un soggetto dalla spiccata capacità criminale. Le cose si fanno con il coordinamento di tutte le forze dell’ordine, con cui stiamo lavorando con impegno in questi mesi”.
Le più importanti criticità di Pesaro sono lo spaccio al parco Miralfiore e in zona stazione ferroviaria.
Per questo, come alcuni giorni fa, la Polizia locale entra nel parco, in borghese.
Pattugliamento intensificato negli ultimi mesi anche in Galleria Roma, in risposta alle segnalazioni e alle richieste dei cittadini.
Tornando all’arresto del latitante, è un 48enne di nazionalità spagnola, senza fissa dimora, che ha esibito la carta d’identità valida per l’espatrio. Tessera che ha insospettito la squadra, composta anche da personale con professionalità specifica sul falso documentale. L’uomo, che ha dichiarato di risiedere a Lucrezia, è stato quindi accompagnato dagli agenti in Questura per approfondire la sua condizione; lì è risultato che il documento era falso perché i dati che riportava non coincidevano con la reale identità del 48enne, già identificato in Italia per diversi reati, tra cui quello di rapina, commessi nel 2018-2019 che gli sono costati gli 8 mesi di carcere ai domiciliari a Bergamo imposti nel 2022. Dopo averne scontati 6, l’uomo si è reso irreperibile. La Procura di Bergamo ha quindi emesso un ordine di cattura che ha aggiunto, nel carnet degli illeciti compiuti, anche l’evasione.
L’operazione della Polizia locale, che si è relazionata anche con la Procura della Repubblica, si è conclusa intorno alle 23, con l’arresto e la traduzione al carcere di Villa Fastiggi dell’uomo che ora dovrà comparire davanti al giudice per la direttissima.