Thursday 21 November, 2024
HomeMarcheAttualità MarcheApiro: presentato il progetto di Loccioni “Biblioteca dell’Abbazia di Sant’Urbano”

Sabato 26 ottobre, nei locali vicino l’abbazia di Sant’Urbano di Apiro, dove era la vecchia scuola elementare, recentemente restaurata, si è svolta la presentazione del progetto, curato da Loccioni group, “biblioteca all’Abbazia di Sant’Urbano”. L’idea di creare una biblioteca di territorio, per il territorio, nasce già nel 2017,  nell’ambito del progetto Valle di San Clemente, dove si  è realizzata una convenzione pubblico – privato tra il comune di Apiro e l’impresa Loccioni.

Obiettivo del progetto è invertire lo spopolamento delle aree interne attraverso il lavoro, la cultura e l’animazione territoriale. Si è cominciato con pochi volumi posti all’interno dell’infopoint, ora il patrimonio librario ammonta a 940 volumi, che hanno trovato posto nei locali a pian terreno della ex scuola. Il ricco patrimonio librario è fatto da donazioni di privati ed istituzioni. Alessandro Palombi, del gruppo Loccioni che ha seguito il progetto, spiega così: “l’identità della biblioteca è radicata nel territorio, vuole raccogliere la cultura del passato per proiettarla nel futuro. Accanto alle sezione dedicate al territorio (storia, arti, autori locali), si potrà trovare quella dedicata ai progetti per il futuro che si sviluppano nell’area, come agricoltura, accoglienza, progettazione territoriale, lavoro, scuola. Queste ultime sezioni vogliono includere non solo le esperienze locali, ma anche le più significative progettualità da cui prendere spunto per sviluppare la Valle di San Clemente. I libri saranno catalogati e resi disponibili sul portale regionale delle biblioteche”. All’evento hanno partecipato gli amministratori e quanti hanno contribuito alla realizzazione della nuova biblioteca di territorio.

Autore

Cristiana Simoncini

Laureata in Lettere moderne, specializzata in valorizzazione e comunicazione dei beni culturali, è iscritta all’ordine dei giornalisti dal 2007 ed ha collaborato per svariate testate giornalistiche. Autrice di diversi libri di storia locale, è membro del comitato di redazione della Rivista “Quaderni storici Esini”. Attualmente lavora come operatrice di patronato.