Thursday 21 November, 2024
HomeAttualitàIl Liceo Classico di Jesi in visita alla mostra “Archeoplastica”

Nell’ambito delle iniziative culturali e formative, il Liceo Classico “Vittorio Emanuele II” di Jesi ha recentemente organizzato una visita alla mostra “Archeoplastica. Storie di scarti e riusi di civiltà,” presso i Musei Civici. L’esposizione, disponibile fino al 27 ottobre, ha rappresentato un’opportunità didattica in grado di offrire agli studenti la possibilità di esplorare il tema della plastica come patrimonio culturale e ambientale.

Il progetto “Archeoplastica”

La mostra trae origine da un’idea del Museo Tattile Omero di Ancona e propone un percorso espositivo che intreccia due temi cardine: l’educazione al patrimonio storico e artistico e la sensibilizzazione alla tutela ambientale. “Archeoplastica” nasce infatti nel 2008 con l’obiettivo di catalogare rifiuti in plastica raccolti lungo le coste italiane, risalenti in particolare agli anni ’60-’80, e di presentarli come veri e propri “reperti archeologici” della nostra era contemporanea. Ogni oggetto, dal materiale alla forma e dal design all’etichettatura, racconta una storia della società passata, riflettendo usi e costumi di un tempo non così lontano, ma ormai storicizzato.

Reperti di plastica e archeologia: un accostamento stimolante

Il percorso espositivo della mostra, strutturato con cura e attenzione, accosta i reperti plastici con oggetti del museo archeologico tradizionale, favorendo un confronto inusuale. Gli studenti del Liceo Classico di Jesi hanno così potuto osservare da vicino plastica e antichi manufatti, esplorando i paralleli tra gli oggetti di uso quotidiano del passato e i rifiuti plastici attuali. È stato possibile notare come l’apparente banalità di alcuni oggetti moderni, come bottiglie o contenitori, possa assumere un valore quasi “storico” quando contestualizzata come testimonianza di un’epoca, spingendo a riflettere su come le generazioni future potranno percepire il nostro presente.

“Archeoplastica” non si limita a esplorare il significato storico della plastica, ma incoraggia anche una riflessione sull’impatto ambientale di questo materiale. Attraverso un’esposizione di opere d’arte e oggetti di design realizzati in plastica, la mostra evidenzia le proprietà estetiche e funzionali di questo materiale, senza tralasciare il problema ecologico legato al suo smaltimento. In questo contesto, agli studenti è stata offerta una visione critica sull’uso della plastica, invitandoli a considerare il ruolo delle loro scelte quotidiane nella protezione dell’ambiente.

Un’esperienza formativa tra storia, arte e attualità

La visita alla mostra si è rivelata per i giovani studenti un’esperienza educativa significativa, permettendo loro di avvicinarsi a temi di estrema attualità con uno sguardo nuovo. La plastica, spesso percepita solo come rifiuto, diventa così un veicolo di riflessione sui consumi, sulla sostenibilità e sulla relazione tra uomo e ambiente. La mostra ha inoltre stimolato un dialogo tra passato e presente, spingendo gli studenti a considerare come il nostro presente potrebbe un giorno essere “archeologia” per le future generazioni.

Autore

Giorgia Clementi

Nata sotto il segno del leone, cresciuta nella capitale del Verdicchio. Dopo la maturità classica al Liceo Vittorio Emanuele II di Jesi scopro l'interesse per il mondo della comunicazione che scelgo di assecondare, dapprima con una triennale all'Università di Macerata, ed in seguito con una laurea magistrale in Giornalismo ed editoria all'Università di Parma. Spirito d'iniziativa, dinamismo, (e relativa modestia), i segni che mi contraddistinguono, insieme ad un amore unico per le bellezze del mio territorio. L'idea di fondare Capocronaca, insieme a Cristina, nasce all'inizio del 2023. Nelle sue fondamenta, la volontà di dare ai lettori una voce nuova da ascoltare e scoprire insieme a loro, cosa accade ogni giorno.