Tuesday 22 October, 2024
HomeIn evidenzaInizia ottimamente la gestione Omiccioli

La Jesina nuovo corso convince e vince, almeno a giudicare dalla prima uscita con il nuovo tecnico Omiccioli in panchina.

Sarà stata una coincidenza, ma sono bastati alcuni ritocchi sull’assetto della squadra e la Jesina è apparsa trasformata. Finalmente Tittarelli ha avuto al fianco in prima linea Cordella, sulla tre quarti un Russo che ha inventato giocate pregevoli, e Paradisi arretrato di qualche metro, perfetto collettore tra difesa e centrocampo.

Ci eravamo sempre chiesti perché Giorgini insistesse con un attacco a una sola punta, un’anomalia per una squadra che ha come obiettivo lottare per le prime piazze; che sia una coincidenza, che siano state decisive le scelte, poco importa, contro il Vallefoglia, vice-capolista del campionato, si è vista la migliore Jesina di questo inizio di campionato.

A parte un quarto d’ora iniziale con una leggera prevalenza ospite, chiuso al 16’ da una conclusione di Cirulli, che dopo aver difeso bene la palla impegna Gasparoni, per il resto si è vista solo la Jesina.

In effetti la prima replica della Jesina al 23′ frutta il vantaggio: Gagliardini sulla destra trova libero Russo che converge al centro e dopo aver seminato un paio di difensori trova il servizio perfetto per Tittarelli, che trafigge Arcangeli.

Segue una girandola di occasioni per la Jesina, in tre fatidici minuti tra 26’ e 28’, due volte Cordella, poi Nacciarriti, poi Arcangeli al 28’ deve capitolare di nuovo; Russo, sugli sviluppi di un calcio d’angolo serve un assist pregevole a Cordella che trova il raddoppio.

Non è finita, al 32’ ancora Russo ruba palla sulla tre quarti, il tiro al volo di Tittarelli non inquadra la porta ospite.

Il terzo gol arriva al 41’, Cordella protegge la palla di forza nell’azione corpo a corpo con Sciamanna di contenerlo e batte nuovamente Arcangeli.

A fine tempo Tittarelli chiede il cambio, per una distorsione alla caviglia, Omiccioli lo sostituisce con Borocci che dopo soli 19” di secondo tempo, trafigge Arcangeli.

Poi al 21’ l’arbitro Eletto inventa un penalty a favore del Tavullia Vallefoglia, per un chiaro eccesso di generosità, Vegliò segna il gol della bandiera.

Il Tavullia Valfoglia prova fare qualcosa per riaprire il match, senza troppa fortuna

JESINA-TAVULLIA VALLEFOGLIA 4-1

JESINA Gasparoni, Gagliardini, Zandri, Di Gennaro, Nacciarriti, Lapi (42’ st Zagaglia), A.Massei, Paradisi, Tittarelli (45’ pt Borocci), Russo (29’ st F.Massei), Cordella (47’ st Serfilippi). All. Omiccioli (A disp Cappuccini, Masi, Gasparrini, Monteverde, Trudo)

TAVULLIA VALLEFOGLIA Arcangeli, Sciamanna (1’ st Mancini), Ferrini, Marcolini, Salvatori, Principi (42’ st Serafini), Sgaggi (1’ st Baldelli), Morelli, Ricci (31’ st Sensoli), Giunchetti (14’ st Vegliò), Cirulli. All.: Arcangeli (A disp Tacchi, Passeri, Cesarini, Castellano)

ARBITRO Eletto di Macerata

RETI 23’ pt Tittarelli, 28’ pt Cordella, 41’ pt Cordella, 1’st Borocci, 23’ st Vegliò rig

NOTE ammoniti 25’ pt Nacciarriti, 13’ st Giunchetti, 14’ st Baldelli, 21’ st Zandri, 31’ st Ricci; spettatori 150; calci d’angolo 3-5; recuperi 2’+6’.

Autore

Giancarlo Esposto

Giornalista iscritto all’Ordine dei Pubblicisti dal 1985 – tessera n. 52020 - e scrittore. Ha all’attivo numerose collaborazioni con emittenti radio-tv e giornali su carta e online. Nel 2010 ha ricevuto la medaglia d’argento per i 25 anni di iscrizione all’Ordine, nel 2020 era nell’elenco dei premiati del Premio Giornalistico Nazionale Giuseppe Luconi. Come scrittore, dopo alcune pubblicazioni di sport, relative alla sua attività giornalistica e dedicate al vernacolo, si è dedicato alla narrativa, pubblicando 5 romanzi; il più recente "Anagramma di donne". Pochi mesi fa ha pubblicato il libro "Dal taccuino di un cronista", racconti di oltre trent'anni di giornalismo. Sportivo praticante fino a poco tempo fa, è stato sposato, vive con suo figlio, un cane, tre gatti e una tartaruga. Inoltre è parte attiva all’interno dell’Agenzia assicurativa Jesi 2.000. Una delle sue frasi preferite: “La letteratura, come tutta l’arte, è la confessione che la vita non basta.” (Fernando Pessoa).