Dal 21 al 27 ottobre la ‘Capitale al quadrato’ del progetto ’50×50′ dedicato alle eccellenze della provincia è Sant’Ippolito con il programma ‘Sui passi di Aimonetto’. Il paese degli scalpellini celebra questa preziosa tradizione storica con oltre 30 proposte tra mostre, laboratori per grandi e piccoli, corsi, presentazioni editoriali e passeggiate
La nuova protagonista di 50×50: Capitali al quadrato, il progetto simbolo di Pesaro 2024 che mette in vetrina cinquanta comuni della provincia di Pesaro Urbino, è Sant’Ippolito.
Dal 21 al 27 ottobre, sul tema di ‘Sui passi di Aimonetto’, come omaggio a colui che i documenti storici indicano come il primo maestro locale dell’arte dell’intarsio della pietra arenaria, si terranno più di 30 iniziative tra mostre, laboratori per grandi e piccoli, corsi, presentazioni editoriali e passeggiate nella natura.
L’arte dell’intarsio della pietra arenaria
Già dal XIV secolo, il borgo di Sant’Ippolito viene chiamato ‘il paese degli scalpellini’, maestri artigiani abilissimi e dal grande talento artistico che potevano contare su un’ampia abbondanza di cave di pietra e marmo attive fin dall’epoca romana e che avevano una committenza prestigiosa lungo tutta l’Italia e oltre. Nei primi decenni del XIV secolo, Aimonetto arriva fino ad Avignone per lavorare al Palazzo dei Papi. A questa tradizione d’eccellenza la settimana di Sant’Ippolito dedica
Le dichiarazioni di presentazione dell’evento
Daniele Vimini, vicesindaco e assessore alla Cultura del Comune di Pesaro: “L’autunno si sta rivelando un periodo molto felice per Pesaro 2024 e la stagione giusta per mettere l’attenzione sulle eccellenze della provincia, ma anche per poter contare sul coinvolgimento delle scuole pienamente attive e sulla partecipazione della comunità, quest’ultimo valore che è un punto forte di 50×50“: Quella di Sant’Ippolito è una settimana molto densa che ha interpretato in modo originale ma molto puntuale lo spirito del dossier di Pesaro 2024 mettendo insieme il patrimonio paesaggistico della natura, la tecnologia (in questo caso la tecnica degli scalpellini) e forme diverse di arte. Tutte buone energie che sedimenteranno nel 2025 e saranno fuoco propulsore per la candidatura a Capitale Europea del 2033. Mi piace ricordare anche la rete dei 100 luoghi che hanno aderito a Cosa c’è DOP che possono diventare veicolo di promozione per i prodotti di eccellenza dell’enogastronomia della nostra provincia.“
Marco Marchetti, sindaco di Sant’Ippolito: “E’ un onore per noi esser protagonisti di questo evento storico quale Pesaro 2024 – Capitale italiana della cultura. Sulle tracce di Aimonetto, titolo della nostra settimana in onore del primo scalpellino di Sant’Ippolito, vuole rappresentare una serie di iniziative per valorizzare al massimo il nostro fiore all’occhiello che è appunto l’arte di scolpire la pietra arenaria che tanto lustro nei secoli ha dato alla nostra comunità. La manifestazione centrale sarà nella domenica conclusiva, 27 ottobre, quando verranno donate al Comune di Pesaro 3 opere realizzate dai nostri maestri scalpellini (Dario Battistoni, Filippo Ferri, Natalia Gasparucci) come ricordo di questo anno che tanto ha arricchito Pesaro in primis ma l’intero territorio provinciale.“
Paolo Ottaviani, rappresentante delle associazioni comunali e degli esperti di storia locale: “In questa settimana ospiteremo più di 30 iniziative frutto della collaborazione di tutte le associazioni presenti nel territorio. Verranno allestite 8 esposizioni, a partire dalle opere dei maestri scalpellini. Ogni giorno è prevista una presentazione di un libro a partire da lunedì con il nuovo volume del professor Savelli sulla storia degli scalpellini di Sant’Ippolito. E poi tanti laboratori per i grandi e per i piccini e 2 passeggiate all’interno del nostro Comune alla scoperta e riscoperta delle nostre bellezze. Un ringraziamento infine all’istituto scolastico che parteciperà con la valorizzazione storica del centralissimo viale Leopardi.”