Il Premio Verdicchio d’Oro premia le eccellenze e mette in risalto il territorio marchigiano. Enogastronomia attraverso dialoghi tra istituzioni, accademici e imprenditori
La 59^ edizione del Premio Verdicchio d’Oro si è svolta domenica 13 ottobre. L’evento di grande rilevanza per il territorio marchigiano, organizzato dal Comune di Staffolo e dall’Accademia Italiana della Cucina, con la collaborazione dell’Università Politecnica delle Marche e dell’Accademia dei Georgofili, ha visto un doppio appuntamento a Staffolo e a Senigallia, celebrando il legame tra innovazione, tradizione e sviluppo locale. Per la prima volta, l’evento ha introdotto il binomio costa ed entroterra, con la proposta di un gemellaggio tra le due città, proposta dal Comune di Staffolo e accolta dal Comune di Senigallia.
Il Presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, intervenuto all’evento, ha sottolineato nel suo discorso conclusivo l’importanza di valorizzare le aree interne e le eccellenze locali, come il Verdicchio, un simbolo distintivo del territorio marchigiano: “Il Verdicchio rappresenta un valore aggiunto, non solo per l’economia locale, ma per l’intero panorama enogastronomico italiano. Il nostro compito è sostenere queste eccellenze con azioni concrete, coinvolgendo i giovani e le imprese per costruire un futuro di crescita.“
Nel suo saluto, il Sindaco di Staffolo, Sauro Ragni, ha ribadito il profondo legame tra la comunità e il territorio: “Come le viti che affondano le loro radici in profondità, noi siamo legati alla nostra terra. Il Premio Verdicchio d’Oro dimostra quanto sia importante la collaborazione tra le diverse realtà locali, creando sinergie che rafforzano il nostro patrimonio.” Anche il Generale di Brigata Nicola Conforti ha partecipato all’evento, elogiando la laboriosità e il radicamento delle comunità locali nelle loro tradizioni.
Il cuore della manifestazione è stata la tavola rotonda, moderata da Sandro Marani, Coordinatore Regionale dell’Accademia Italiana della Cucina, che ha sottolineato il connubio tra innovazione e tradizione. La discussione ha coinvolto quattro rettori: Gian Luca Gregori (Università Politecnica delle Marche), Antonio Garofalo (Università Parthenope di Napoli), Giovanni Cuda (Università Magna Graecia di Catanzaro) ed Edoardo Alesse (Università dell’Aquila). Gregori ha evidenziato l’importanza di un approccio circolare al territorio, affermando: “Abbiamo adottato un approccio circolare al territorio, fatto di passione e competenze, in cui attrattività, mantenimento e conversione sono concetti fondamentali per lo sviluppo delle nostre comunità.” Garofalo ha invece posto l’accento sullo spopolamento delle aree interne, mentre gli altri rettori hanno trattato temi legati alla sanità e alla giurisprudenza, confermando il ruolo chiave delle università nello sviluppo territoriale.
I Premiati del Verdicchio d’Oro 2024: eccellenze e innovazione
Le premiazioni hanno celebrato il contributo di figure illustri al mondo della cultura enogastronomica. Franco Prodi, Antonio Garofalo e l’onorevole Mirco Carloni (che ha inviato un messaggio in sua assenza) sono stati insigniti del Premio Verdicchio d’Oro.
Franco Prodi, fisico di livello internazionale, ha dedicato la sua vita alla ricerca nel campo della fisica dell’atmosfera. Ha affermato: “La sfida climatica è uno dei temi centrali del XXI secolo. Il Verdicchio e il nostro territorio sono un simbolo di resistenza e innovazione.“
Antonio Garofalo, rettore dell’Università Parthenope di Napoli, ha invece evidenziato il ruolo fondamentale dell’università nel rilancio delle aree interne, sottolineando: “Lo spopolamento delle aree rurali rappresenta una delle principali sfide per il nostro Paese, e l’università può fungere da motore di sviluppo sociale ed economico per contrastarlo.“
Mirco Carloni, Presidente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, nel suo messaggio, ha ribadito l’importanza di promuovere le tradizioni locali e coinvolgere i giovani nell’imprenditoria agricola: “L’agricoltura deve tornare a essere un modello di sviluppo sostenibile, capace di valorizzare il nostro patrimonio e di fornire opportunità alle nuove generazioni.”
Il Premio “Innovazione e Sviluppo” è stato assegnato a Giovanni Cuda, rettore dell’Università di Catanzaro, per il suo impegno nello sviluppo del territorio calabrese, e a Francesca Gironi, presidente delle Imprenditrici Agricole Europee, che ha lodato il lavoro del Premio Verdicchio d’Oro: “Il vino non è solo un prodotto, ma cultura, tradizione e identità. Il nostro compito è promuoverlo con consapevolezza, soprattutto in un contesto europeo.“