A Moie, una sinergia innovativa tra la Villa Oasi e l’Associazione Equestre Vallesina sta offrendo nuove opportunità terapeutiche per persone affette da Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione (DNA). Il progetto, avviato nel 2024, si svolge presso il Parco Equestre Comunale di Moie e utilizza l’equitazione e il contatto con i cavalli come strumenti di supporto psico-fisico per migliorare le capacità relazionali dei partecipanti e favorire il benessere generale.
Villa Oasi, una residenza situata nell’ex Convento dei Frati di Montelatiere a San Marcello, è specializzata nel trattamento dei disturbi alimentari, gestita da un consorzio di tre cooperative (Cooss Marche, H Muta e Tadamon), per offrire percorsi terapeutici multidisciplinari ad adolescenti e adulti. Giorgia Pellegrini, responsabile della struttura, sottolinea come le attività svolte presso il maneggio siano un importante complemento al lavoro terapeutico di Villa Oasi: “l’equitazione permette di sviluppare fiducia, comunicazione non verbale e consapevolezza del corpo, elementi spesso problematici per chi soffre di disturbi alimentari.”
Il progetto
Il progetto prevede che gli ospiti di Villa Oasi partecipino una volta a settimana alle attività organizzate dall’Associazione Equestre Vallesina, che da oltre 20 anni gestisce il Parco Equestre Comunale. Il presidente dell’Associazione, Moreno Latini, ha espresso grande soddisfazione per la collaborazione, sottolineando l’importanza del ruolo sociale che la sua organizzazione ha sempre svolto: “per noi l’equitazione non è solo sport, ma anche un’opportunità per offrire serenità e supporto a chi ne ha bisogno, soprattutto alle persone più fragili.”
La collaborazione tra queste due realtà ha ottenuto il plauso delle istituzioni locali. Roberta Romagnoli, assessore ai servizi sociali del Comune di Maiolati Spontini, ha elogiato l’iniziativa, definendola “una concreta collaborazione su una tematica di grande rilievo sociale”. L’assessore ha ringraziato Villa Oasi e l’Associazione Equestre per il loro impegno e dedizione.
Il progetto vuole rappresentare un esempio di come lo sport e il contatto con la natura possano essere integrati in percorsi terapeutici per affrontare problematiche complesse come i disturbi alimentari, promuovendo il benessere psico-fisico e il reinserimento sociale.