Inserita tra i 200 geositi a più alto valore scientifico dall’International Union of Geological Sciences (IUGS)
La Faglia del Monte Vettore, situata all’interno del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, è stata recentemente inserita nella lista dei 200 geositi a più alto valore scientifico a livello mondiale. Il prestigioso riconoscimento è stato assegnato durante il 37° Congresso Geologico Internazionale tenutosi in Corea del Sud, segnando un’importante tappa per la valorizzazione del patrimonio geologico italiano.
La faglia e la sua importanza scientifica
La Faglia del Monte Vettore si estende per diversi chilometri lungo la catena montuosa dei Monti Sibillini, ed è particolarmente visibile sul fianco della montagna che domina la piana di Castelluccio. Questo sistema di faglie ha avuto un ruolo determinante nella sequenza sismica del 2016, che ha interessato l’Italia centrale. Le faglie hanno generato una frattura superficiale di notevole estensione, che è oggi considerata la più vasta e meglio documentata del Paese.
Il riconoscimento della faglia come patrimonio geologico mondiale mette in luce la sua rilevanza non solo dal punto di vista del rischio sismico, ma anche per il valore scientifico che rappresenta nel panorama geologico internazionale. Studi approfonditi sulla faglia del Vettore hanno infatti permesso di migliorare la comprensione dei processi sismici e delle dinamiche tettoniche che modellano la regione.
Celebrazioni per la Giornata Internazionale della Geodiversità
In occasione della Giornata Internazionale della Geodiversità, celebrata il 6 ottobre, il Parco Nazionale dei Monti Sibillini e l’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) hanno organizzato un’escursione guidata per esplorare le caratteristiche geologiche del Monte Vettore e approfondire il tema della geodiversità, considerata il “partner silenzioso della biodiversità“.
Durante l’escursione, geologi dell’ISPRA e funzionari del Parco hanno illustrato i processi geologici che hanno modellato il territorio e il ruolo delle faglie, spiegando i loro effetti, non solo tragici a causa dei terremoti, ma anche fondamentali per la comprensione scientifica della regione. L’evento ha incluso tappe in punti di osservazione dotati di pannelli informativi, allestiti nell’ambito di un progetto di valorizzazione della fagliazione superficiale del sisma del 2016. Questo progetto, frutto della collaborazione tra il Parco e l’ISPRA, mira a preservare e documentare le tracce geologiche in superficie, rendendole accessibili e comprensibili ai visitatori.