Friday 22 November, 2024
HomeAttualitàIl rinnovato Museo diocesano di Jesi abbatte le barriere sensoriali e architettoniche

Sabato 12 ottobre dalle 18 si terrà l’evento di presentazione del progetto realizzato con il PNRR, nella sala Valeri

Il Museo diocesano di Jesi si rinnova e abbatte le barriere sensoriali e architettoniche. Sabato 12 ottobre 2024 dalle 18 la sala Valeri accoglierà l’evento di presentazione del progetto realizzato grazie ad un finanziamento pubblico nel Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza).

Il vescovo di Jesi mons. Gerardo Rocconi, il direttore del Museo e Ufficio Beni Culturali Randolfo Frattesi e il docente e consulente per i progetti di accessibilità in luoghi di cultura Carlo di Biase si soffermeranno sui diversi aspetti del progetto e su come si è arrivati a ottenere il contributo nell’ambito del bando PNRR, Missione 1 – Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura, Componente 3 – Cultura 4.0 (M1C3), Misura 1 “Patrimonio culturale per la prossima generazione”, Investimento 1.2: “Rimozione delle barriere fisiche e cognitive in musei, biblioteche e archivi per consentire un più ampio accesso e partecipazione alla cultura” finanziato dall’Unione europea – NextGenerationEU.

All’inaugurazione saranno presenti la consulente di progettazione Ambra Federici e l’ing. Giacomo Giacomini. Sarà possibile visionare il materiale tattile e audiovisivo realizzato e percorrere nuovamente tutte le sale del museo diocesano.

«Le operatrici museali hanno espresso il desiderio di rendere il museo pienamente accessibile e dopo aver studiato i bandi del Pnrr ci siamo attivati per aderire alla misura finalizzata alla rimozione delle barriere fisiche e cognitive – dichiara il diacono Randolfo Frattesi, da quindici anni direttore del Museo diocesano di Jesi – e grazie alla collaborazione del Vescovo mons. Gerardo Rocconi e degli uffici diocesani, siamo riusciti a predisporre un progetto che è stato valutato positivamente dal Ministero della Cultura e finanziato dall’Unione Europea».

Il museo diocesano di Jesi è l’unico museo ecclesiastico delle Marche e tra i pochi musei ecclesiastici italiani ad aver ottenuto il finanziamento nell’ambito della misura per l’accessibilità e l’innovazione tanto che nella sesta edizione di RO.ME – Museum Exhibition, lo scorso 10 gennaio, l’operatrice Katia Buratti del Museo diocesano di Jesi e del direttivo dell’Associazione Musei ecclesiastici italiani, è stata invitata a presentarlo.

La parte relativa all’abbattimento delle barriere architettoniche ha permesso di creare due rampe che eliminano i dislivelli interni ed esterni e la realizzazione di un bagno accessibile. È stato posizionato un ascensore / piattaforma elevatrice a cura della ditta CEAM, che consente di salire al piano del percorso museale e una porta a vetri scorrevole automatica grazie alla ditta Ubertini. Elementi metallici e supporti sono stati prodotti grazie alla ditta A ferro e Fuoco.

La parte relativa all’abbattimento delle barriere sensoriali ha consentito di realizzare un’audioguida accessibile a tutti; per la lingua italiana ha lavorato Alessia Racci Chini, mentre per la parte inglese hanno collaborato Greta Sturm e con la voce di Francesca Maria Berardi. L’audioguida italiana è stata abbinata a video in L.I.S italiana realizzati da Carlo di Biase oltre a dieci tavole tattili coordinate all’audioguida e una tavola tattile di ingresso per presentare il percorso museale e il palazzo.

Il progetto è stato presentato e seguito dalla ditta Marchingegno di Ancona. La parte di abbattimento delle barriere architettoniche è stata progettata  dallo studio di ingegneria Giacomini e realizzata dall’impresa edile di Roberto di Didou.

Le dieci tavole a rilievo tattili sono state realizzate dalla ditta Incisoria Vicentina. La tavola tattile di ingresso con la presentazione del percorso museale e la facciata del museo a rilievo è stata realizzata dalla ditta TactIle Vision di Torino. Tutte le tavole hanno una didascalia e una breve presentazione in braille, il sistema di lettura e scrittura tattile a rilievo per non vedenti e ipovedenti.

Grazie al finanziamento, il personale del museo diocesano prenderà parte a un corso di formazione specifico a cura dell’Associazione L’abilità Onlus,  in modo da poter accogliere al meglio chi si avvicinerà alle sale e poter usare i dispositivi tecnologici.

Il Museo Diocesano di Jesi è stato fondato nel 1966 ed è allestito a Palazzo Ripanti in piazza Federico II, 7. Il personale del Museo promuove incontri culturali, iniziative formative, attività per gruppi di ogni età negli spazi museali ed aderisce alle proposte di enti, istituzioni ed associazioni nella consapevolezza che l’arte e il patrimonio culturale siano strumenti di crescita della comunità.

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Comunicato Stampa