Il nuovo anno sportivo 2024/25 è partito piuttosto bene. Nel torneo internazionale “Coppa BMW di Lipsia”, in Germania, l’atleta jesino Alex Ntipadem si è classificato al terzo posto nella categoria Cadetti 81 kg. cedendo solo in semifinale dopo quattro vittorie consecutive. Si è subito rifatto conquistando il bronzo, ottenendo, tra l’altro, il premio per il miglior Ippon (punteggio di prestigio nel Judo).
Ottima anche la prestazione di Dhia Mtiraou quinto classificato negli 81 kg, Francesco Papalini e Nicola Carosi, settimi classificati rispettivamente nei 55 kg e nei 66 kg.
Questo primo appuntamento internazionale proietta la Judo Samurai da subito in vetta ai risultati nazionali e internazionali, considerando che al Torneo di Lipsia erano presenti circa 800 atleti provenienti oltre che dalla Germania, dall’Austria, Danimarca, Belgio, Italia, Slovenia, Svizzera, Polonia, Israele e Ungheria, dando al Torneo Under 18 una importanza rilevante, inserendolo nel novero dei più prestigiosi d’Europa nella categoria.
Buon inizio, che mette un sigillo importante su una stagione che si prospetta molto interessante. Alex Ntipadem è considerato un talento, sicuramente in futuro esprimerà un ottimo judo. Da rimarcare anche gli apprezzamenti ricevuti dal presidente del Judo Club Lipzig per il comportamento degli atleti del Judo Samurai e la stima guadagnata nelle gare, gli stage e le inziative collaterali che hanno caratterizzato la tre giorni in Germania.
Segnaliamo inoltre una interessante iniziativa, appena iniziata, il progetto “Sport-Inclusione-Judo” organizzato dalla società jesina nella Palestra di Judo di Staffolo: il un programma prevede la partecipazione ai normali corsi di judo, da parte di ragazzi e ragazze diversamente abili o con difficoltà psico-sociali.
Le lezioni si protrarranno fino a maggio 2025 con cadenza bisettimanale e saranno condotte dai tecnici della Judo Samurai. Il judo è una disciplina sportiva che si presta molto bene per questi ragazzi; il contatto fisico e la relazione che si instaura tra loro, con i tecnici e con i normodotati fa sì che vengono stimolate tutte le componenti di uno sviluppo psicologico che li aiuterà moltissimo nella vita normale al di fuori della palestra. Il progetto rappresenta un’opportunità di prevenire il disagio e permette ai bambini e alle loro famiglie una maggiore integrazione nella Società, in un’ottica di cittadinanza sportiva.
Il Progetto è stato riconosciuto e finanziato dalla locale Judo Samurai e dalla Fondazione Carifac.