L’orazione commemorativa si è svolta oggi pomeriggio, nel loggiato del Comune: “Un uomo delle istituzioni stimato da tutti, aperto al dialogo e colto”
Pesaro saluta Aldo Amati, scomparso lo scorso 27 settembre. L’ orazione commemorativa si è svolta oggi pomeriggio, nel loggiato del Comune, alla presenza delle autorità, della famiglia e di tanti cittadini che hanno voluto omaggiare l’ex sindaco della città dall’87 al 92. Questo il ricordo di Andrea Biancani: «Un momento triste per tutti noi, che ci addolora profondamente, nel quale però vorrei ricordare quanto Aldo ha lasciato alla nostra comunità e in particolare al Comune di Pesaro, che l’ha visto in prima linea più volte, e in più anni, nelle vesti di amministratore: consigliere, Assessore, Sindaco dal 1987 al 1992, e da ultimo Capo di Gabinetto a fianco del sindaco Ceriscioli. Aldo è stato un uomo delle istituzioni stimato da tutti per il suo profondo senso civico e per il suo impegno amministrativo. Un punto di riferimento per Pesaro, per la sua San Angelo in Vado di cui saluto il sindaco Stefano Parri che non ha voluto mancare quest’oggi, e per tutto l’entroterra. Ha vissuto con passione e dedizione una lunga stagione politica, che lo ha portato ai vertici del suo partito fino al 1987, anno in cui divenne primo cittadino succedendo a Giorgio Tornati.
Siamo tutti d’accordo nel dire che Aldo Amati, come figura istituzionale, lascia un’impronta indelebile nella memoria storica del territorio. Ma il ritratto più bello che ho di lui lo hanno fatto le tante persone che ho incontrato in questi giorni: cittadini, dipendenti comunali, ai quali lui era molto legato. Ognuna di loro ha avuto una parola, un ricordo per Aldo Amati. Un uomo aperto al dialogo, colto, dai modi decisi, ma sempre gentile e mite. Giudizi estremamente positivi che condivido. Il quadro di un uomo impegnato socialmente, politicamente ma anche sensibile al mondo culturale, che ha rappresentato come presidente di AMAT, scrittore e insegnante. Una figura molto legato alla sua terra, che non si è mai risparmiato per raccontare, sia nelle occasioni ufficiali che nella quotidianità, la storia e le esperienze provate in un periodo politico molto complesso per la città e per tutto il nostro Paese. Oggi a nome mio e dell’intera comunità pesarese mi stringo al dolore del figlio Giovanni, di tutta la famiglia, e a quello delle tante persone che Aldo ha incontrato, e hanno avuto modo di apprezzarlo, nella sua ricca e piena vita», ha concluso.
Insieme al sindaco, per le orazioni commemorative ufficiali, il sindaco di Sant’Angelo in Vado Stefano Parri, l’ex sindaco di Pesaro Luca Ceriscioli e Giovanni Amati, figlio di Aldo, che ha tracciato un ricordo del padre prima leggendo il messaggio di Walter Veltroni, poi facendo «Un’orazione che non avrà un taglio personale, non perché tra me e lui non ci fosse tenerezza», «Era un padre generoso, dolce, comprensivo, e soprattutto quando ero piccolo, molto affettuoso. È stato sempre giusto e mi ha insegnato la curiosità e l’amore per la conoscenza. Ma soprattutto mi ha regalato libertà da tutto, anche da lui. È questo è stato il dono più grande». A chiudere gli interventi anche l’amico Roberto Boltri.