“Un traguardo per un piccolo paese come Cupramontana, frutto del dialogo tra le istituzioni”
Aquiloni in volo e bandiere issate al cielo al nuovo Istituto Comprensivo Don Mauro Costantini – Luigi Bartolini di Cupramontana.
La cerimonia inaugurale del grande plesso sorto in Via Ridolfi 16 si è tenuta nel pomeriggio di lunedi 9 settembre, insieme alla cittadinanza e ad una parata di istituzioni accorse per l’occasione. A precedere il taglio del nastro ufficiale, il volo degli aquiloni con i piccoli giocatori del Baseball Cupramontana e un’alzabandiera curata dal locale Gruppo Scout FSE, accompagnati dalla Banda musicale N. Bonanni e dal sassofono di Matteo Rossini, poi ad accogliere tutti è stato il primo cittadino di Cupramontana Enrico Giampieri.
“Questa inaugurazione arriva dopo un lungo percorso – ha iniziato quest’ultimo ringraziando quanti hanno contribuito alla realizzazione dell’edificio, parecchi dei quali presenti al suo fianco. “Perché ci sia una vera democrazia deve esserci l’istruzione e questo è il presupposto con il quale si inaugura questo plesso, un simbolo per il territorio e per tutto il Centro Italia“.
“Il costo di 7 milioni e 630 mila euro – ha continuato – è un grande traguardo per un paese di neanche 5000 abitanti ubicato in parte nelle aree montane“.
Una scuola, esempio di dialogo tra istituzioni
“Se c’è una cosa che rimane scolpita nella memoria di una comunità è l’inaugurazione di una scuola e questa è una delle prime che vengono consegnate alla comunità da quel 2016 – ha affermato il Senatore Guido Castelli, Commissario straordinario del Governo per la riparazione e la ricostruzione sisma 2016. Non si tratta di un momento come un altro perché è l’ esempio di quando i soldi pubblici vengono ben spesi. Il segreto di questa scuola è stato il camminare insieme, il dialogo tra le istituzioni, di pubblica amministrazione che funziona.
“Mi rivolgo agli insegnanti, alle famiglie e agli studenti – ha continuato l’Assessore regionale Chiara Biondi. Un’inaugurazione di una scuola è un messaggio di speranza. Il diritto all’istruzione è un diritto fondamentale che appartiene a tutti ed è in queste aule che gli insegnanti affiancheranno i ragazzi istruendoli ed al tempo stesso lasciandoli liberi di volare nei loro pensieri e aspettative“.
Di seguito, le parole del Presidente della Provincia di Ancona Daniele Carnevali: “per un’ amministratore queste inaugurazioni sono gli eventi più importanti e farlo in aree come queste significa anche combattere lo spopolamento. Lo scorso anno a proposito di spopolamento siamo stati chiamati a ridurre gli istituti comprensivi e questa è la dimostrazione che quando la scelta viene fatta con intelligenza aiuta a combattere la criticità creando nuove opportunità”.
Presenti anche gli eurodeputati Carlo Ciccioli e Matteo Ricci: “non ci poteva essere un esempio migliore che un aquilone per questo momento di risorgimento per il territorio – ha affermato quest’ultimo. È sempre stato un simbolo di fantasia perché l’aquilone vola e dobbiamo far sì che la scuola sia il luogo di creatività e crescita, ma esso ha anche una corda che lo tiene legato al territorio dove la creatività affonda le sue radici“.
A portare i saluti alla comunità anche il Deputato del Parlamento italiano Stefano Maria Gostoli con un messaggio letto nel corso dell’inaugurazione. Presenti anche il Presidente del Consiglio regionale Dino Latini, i consiglieri Mirco Bilò e Mirella Battistoni, Donatella D’Amico Direttore ufficio scolastico regionale USR e Marco Trovarelli Direttore ufficio speciale per la ricostruzione USR.
Un aquilone grande più di 3000 metri quadrati
Nel corso della cerimonia è stato ripercorso l’iter che ha portato all’inaugurazione del nuovo plesso scolastico, dalle prime mosse fatte dalla precedente amministrazione guidata dall’allora sindaco Luigi Cerioni, alla scelta del progetto dell’Ing. Dante Fabbioni di Grottammare, vincitore tra i 19 progetti presentati, fino alla consegna delle chiavi dell’Istituto dal precedente dirigente scolastico Ivano Dottori alla neodirigente Milena Brandoni.
Si tratta di un istituto innovativo non solo per le tecniche ed i materiali utilizzati – ne è un esempio il legno della facciata ricavato dagli alberi abbattuti dal vento in Veneto – ma anche per gli spazi che accoglieranno gli studenti. “Costruiti in modo tale – ha spiegato la vicesindaca Stefania Sorana, per unire alle forme di educazione tradizionale, nuove modalità e attività didattiche, dove viene favorita e stimolata l’interazione“; tra questi, gli spazi comuni nei corridoi e l’ampia agorà all’entrata dell’edificio.
Al momento istituzionale è seguita la visita all’interno dell’istituto dopo il taglio del nastro e la benedizione da parte del Vescovo della diocesi di Jesi, Mons. Gerardo Rocconi. 16 le ampie aule che tra pochi giorni accoglieranno gli studenti, vicine a 6 laboratori, spazi dedicati agli uffici amministrativi, e agli spazi comuni. Infine, il contatto con l’esterno, unicità e valore aggiunto della scuola che darà la possibilità agli studenti di ogni classe si godere di ampie vetrate e dell’accesso diretto allo spazio esterno.