Friday 22 November, 2024
HomeItaliaCronaca ItaliaStrangola la ex e inscena il suicidio, arrestato grazie ad una registrazione

L’uomo di Abano Terme (PD), arrestato e rinviato a giudizio, aveva inscenato il suicidio della donna

Il 22 marzo scorso, nella mattinata, ad Abano Terme (PD), i Carabinieri della Sez. di Polizia Giudiziaria della Procura della Repubblica di Padova e quelli del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo hanno dato esecuzione ad unordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Padova, nei confronti di un cittadino italiano 42enne del luogo, presunto responsabile, in ipotesi accusatoria, dellomicidio aggravato della ex moglie, perpetrato nella città termale il 2 agosto 2023.

Le indagini, condotte sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Padova, hanno permesso di raccogliere concreti e decisivi elementi a supporto della tesi accusatoria.

Alle prime luci del giorno larrestato aveva allertato il soccorso sanitario segnalando che la ex coniuge, con la quale era ancora convivente, era chiusa nel bagno e non rispondeva.

Il personale del 118, che nel frattempo aveva allertato anche la Centrale Operativa dei Carabinieri, era arrivato insieme ai militari; era stato necessario sfondare la porta del bagno, chiusa dall’interno con un chiavistello, e una volta entrati, i soccorritori avevano trovato il corpo della donna, una 39enne di origini moldave, rannicchiata nel box doccia ormai esanime, con una cintura stretta al collo.

Inizialmente il decesso era sembrato il frutto di un gesto volontario anche in conseguenza del periodo difficile che la donna stava vivendo a causa della fine della relazione coniugale dalla quale erano nate due bambine ancora in tenera età. O almeno così aveva dichiarato l’ex marito.

Le informazioni raccolte fra familiari e conoscenti della 39enne, che non riuscivano a spiegarsi un tale gesto, hanno però indotto gli inquirenti ad approfondire le indagini venendo a conoscenza di un quadro di tensioni familiari, ben diverso da ciò che l’uomo voleva far credere.

La svolta delle indagini è arrivata dal telefono cellulare della vittima che, nel corso del sopralluogo, era stato sequestrato.

In una traccia vocale registrata dalla donna nella notte fra il 1 e 2 agosto sono racchiuse tutte le fasi dell’omicidio e del tentativo dell’uomo di farlo sembrare un suicidio.

Quella sera, dopo una furiosa lite scatenata dalla gelosia morbosa del marito, la donna era andata a dormire. Lui l’ha sorpresa nel sonno, l’ha strangolata con una cintura e poi ha trascinato il corpo nel bagno per inscenare il suicidio.

Aveva rimosso il pannello della porta, per poi uscire dalla stanza e rimetterlo a posto, facendo apparire il bagno chiuso dall’interno.

Per la Procura è lui l’omicida, con l’aggravante di minor difesa della vittima, della relazione coniugale, anche se cessata. Dopo l’arresto, si trova nel carcere di Padova, in attesa dell’udienza preliminare che si terrà il 17 settembre presso il tribunale di Padova.

Autore

Cristina Carnevali

Di professione avvocato, fondatrice di capocronaca.it. Già collaboratrice e direttore editoriale per realtà locali, vincitrice del Premio giornalistico "Giuseppe Luconi" 2020 nella sezione "quotidiani on line delle Marche", oggi guida della redazione di capocronaca.it. Appassionata di sport, ha fatto i primi servizi sul campo, per poi occuparsi a 360° dell'editoria e della comunicazione.