Il padre della piccola uccisa era già stato tratto in arresto ed estradato in Italia il 31 agosto del 2023
Grazie alla sinergia tra il Ministero della Giustizia italiano e dell’Ambasciata italiana ad Islamabad, la Procura della Repubblica di Reggio Emilia, diretta dal Procuratore Calogero Gaetano
Paci, ha ottenuto l’estradizione di Nazia Shaheen, madre della piccola Saman condannata per il suo omicidio.
La donna, insieme al marito Shabbar Abbas e il cognato Hasnain Danish, all’esito del giudizio di primo grado definito il 19 dicembre 2023, è stata ritenuta dalla Corte d’Assiste del Tribunale di Reggio Emilia responsabile
dell’omicidio di Saman Abbas, avvenuto a Novellara la notte del 1 maggio 2021.
Dopo l’efferato delitto, Nazia e il marito Shabbar erano scappati in Pakistan. Solo grazie alle indagini condotte dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Reggio Emilia e del NOR della Compagnia di Guastalla, sono stati assicurati alla giustizia i responsabili dell’omicidio.
A carico dei genitori erano pesanti gli elementi a sostegno dell’accusa, tanto da indurre il GIP di Reggio Emilia ad emettere a loro carico, il 20 ed il 28 maggio del 2021, un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, ma i tre erano già fuggiti.
Carabinieri e Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia hanno confermato la presenza del padre e della madre sul territorio pakistano.
Con la piena collaborazione della Polizia federale del Pakistan e di quella dello
Stato del Punjub, il 15 novembre del 2022 era stato tratto in arresto il padre della bimba, estradato in Italia il 31 agosto del 2023.
Successivamente l’Alta Corte Pakistana ha ritenuto applicabile la procedura di estradizione anche a carico di Nazia Shaheen che peraltro non si è opposta alla richiesta di far rientro in Italia.
Nazia Shaheen giungerà nel primo pomeriggio di oggi 22 agosto presso l’aeroporto di Roma – Fiumicino da dove, espletate le formalità di rito, verrà presa in consegna dalla Polizia Penitenziaria e tradotta presso la Casa
Circondariale di Roma.