Questa sera partirà “Sono un figlio live tour”, il nuovo giro di concerti di Ron.
Il cantautore, oltre a celebrare i suoi 50 anni di carriera, darà al pubblico la possibilità di ascoltare il suo nuovo album “Sono un figlio”, composto da brani autobiografici, ed arrangiamenti essenziali per mettere in luce i testi. La sua tournée toccherà le principali città d’Italia, partendo proprio dal Teatro la Fenice di Senigallia.
Rosolino, un’artista tutto tondo, dall’animo gentile e profondo, si è aperto ai nostri microfoni, raccontandoci e raccontandosi, con la gentilezza di un uomo di altri tempi.
Come mai ha scelto il teatro come palcoscenico per il suo tour? “Ho sempre avuto un debole per il Teatro, per la sua intimità, il suo fascino, la sua magia, è il luogo ideale per portarci la musica e la voglia di comunicare al pubblico quello che sono”.
Abbiamo visto che per questo tour ha voluto dare la possibilità di esibirsi sul palco a giovani autori e cantautori, come Giulio Wilson, Santoianni e Leo Gasman. “Si credo molto nei giovani, e apprezzo profondamente queste tre personalità, è bello dare spazio al nuovo e scoprire nuovi talenti”.
Oltre alle canzoni più popolari e amate, avremmo la possibilità di ascoltare dal vivo, il brano che dà il nome all’album “Sono un Figlio” e “Diventerò me stesso”, quanto di autobiografico ritroviamo in esse? “M’identifico molto, soprattutto nel secondo brano, rappresenta questo momento della mia vita, racconta la storia di un uomo solo che cammina per le strade, senza sentire la mancanza di nessuno, ne’ di nulla, e si sente felice”.
Un bel traguardo di consapevolezza. Come sono stati scelti i brani che porterà sui palchi dei nostri teatri, compreso quello bolognese? “E’ stata dura, in effetti, selezionare le canzoni, perché i brani più datati sono molto lunghi e non potevo sforare con i tempi. Contenerli è difficile ed è praticamente impossibile, accontentare tutti. Quello di Bologna, sarà un concerto molto ricco, oltre a quella musicale, sarà importante anche la parte parlata, sarà un show confidenziale“.
Per mettere in luce la narrazione dello spettacolo, l’artista ha scelto di avvalersi della collaborazione autoriale del regista Stefano Genovese. Sul palco con Ron ci saranno Giuseppe Tassoni (piano e tastiere), Roberto di Virgilio (chitarre), Roberto Gallinelli (basso), Matteo di Francesco (batteria) e Stefania Tasca (voce).
