Thursday 21 November, 2024
HomeCultura“M-Arké, Antropologie di Marca”, la nuova rubrica di antropologia culturale sulle Marche

Dieci puntate per scoprire l’identità culturale della Regione Marche insieme all’antropologo Giacomo Recchioni

La Fondazione Marche Cultura lancia una nuova rubrica di antropologia culturale intitolata “M-Arké, Antropologie di Marca”, curata dall’antropologo Giacomo Recchioni. Il progetto, articolato in dieci puntate, si propone di esplorare le profonde radici della civiltà marchigiana, portando alla luce le storie e le tradizioni che hanno modellato l’identità culturale della regione.

Attraverso un approccio che unisce l’antropologia e l’archeologia, Recchioni ci guiderà in un viaggio alla scoperta di una terra ricca di storia e mistero. Con un linguaggio che unisce rigore scientifico e passione narrativa, l’antropologo ci rivelerà i segreti delle Marche che si potranno scoprire grazie a brevi video, pubblicati a cadenza quindicinale sui canali social della Fondazione e su una pagina dedicata sul sito ufficiale dell’ente, al link: https://www.fondazionemarchecultura.it/progetti/marke-antropologie-di-marca/

Dea Cupra e Vidacilius

I temi esplorati nella rubrica spazieranno dal culto della Dea Cupra all’anellone piceno, dal legame tra uomo e mare al ruolo delle donne nelle società arcaiche. Saranno inoltre affrontati argomenti come l’influenza dell’agricoltura tradizionale, le superstizioni popolari, la presenza di pirati e corsari nelle Marche, gli antichi mestieri come quello del maestro d’ascia, e le gesta degli eroi piceni come Vidacilius. Ogni episodio offrirà una riflessione profonda sulle radici culturali delle Marche e la loro persistenza nelle tradizioni contemporanee, creando un ponte tra il passato e il presente.

Le Marche: regione dalla doppia anima

La rubrica si presenta infatti come un viaggio nel tempo, alla scoperta delle antiche origini della regione, portando nuova luce su aspetti poco conosciuti o trascurati della storia marchigiana. “Noi abbiamo un grande fantasma che ci perseguita da molti decenni nel centro dell’area adriatica. Questo fantasma sono i Piceni,” affermava nel 1975 Massimo Pallottino, uno dei massimi esperti di etruscologia. Giacomo Recchioni, riprendendo queste parole, sottolinea come, grazie alle recenti ricerche, sia finalmente possibile chiarire l’identità di questo “fantasma”. Le Marche, secondo lo studioso, sono una regione dalla doppia anima: una aborigena, marziale e agro-pastorale; l’altra mediterranea, greca e marittima.

Andrea Agostini, presidente della Fondazione Marche Cultura, ha commentato il lancio di “M-Arké, Antropologie di Marca” sottolineando l’importanza di questo progetto per la valorizzazione del patrimonio culturale marchigiano. “Siamo orgogliosi di annunciare il lancio di questa rubrica, che non è solo un invito alla scoperta, ma un’opportunità per immergersi nell’anima delle Marche. Questo progetto ci offre una visione unica della storia e delle tradizioni della nostra regione e rappresenta un importante passo avanti nella valorizzazione della nostra ricca eredità culturale. Siamo certi che questo affascinante viaggio antropologico arricchirà la comprensione e l’apprezzamento delle Marche e della loro straordinaria storia.

(In foto, l’antropologo Giacomo Recchioni con il presidente di Fondazione Marche Cultura Andrea Agostini)

Autore

Giorgia Clementi

Nata sotto il segno del leone, cresciuta nella capitale del Verdicchio. Dopo la maturità classica al Liceo Vittorio Emanuele II di Jesi scopro l'interesse per il mondo della comunicazione che scelgo di assecondare, dapprima con una triennale all'Università di Macerata, ed in seguito con una laurea magistrale in Giornalismo ed editoria all'Università di Parma. Spirito d'iniziativa, dinamismo, (e relativa modestia), i segni che mi contraddistinguono, insieme ad un amore unico per le bellezze del mio territorio. L'idea di fondare Capocronaca, insieme a Cristina, nasce all'inizio del 2023. Nelle sue fondamenta, la volontà di dare ai lettori una voce nuova da ascoltare e scoprire insieme a loro, cosa accade ogni giorno.