Friday 22 November, 2024
HomeCronacaStaffolo, movida estiva sotto controllo

Carabinieri e Polizia hanno effettuato controlli ad attività e persone durante il fine settimana

Polizia e Carabinieri insieme per un servizio straordinario antimovida nel comune di Staffolo, in corrispondenza dei luoghi di maggior concentramento giovanile ed in particolare nel Parco Europa, dove in passato si sono verificati problemi di ordine pubblico per la condotta di alcuni giovani sconfinata in eccessi.

Il report dei controlli

Inoltre sono scattati accurati controlli amministrativi negli esercizi commerciali, con identificazioni a campione continuo. In tutto, sottoposte a controllo 82 persone, di cui 11 con irregolarità. Sono stati 36 i veiocoli controllati. Tre i verbali emessi per violazioni del codice della strada (guida con autovettura con potenza max di 80 KW superiore al limite consentito di 70 KW, divieto di sorpasso, mancanza di documenti di circolazione) per un importo di 300 euro.

Sono invece 11 gli illeciti amministrativi conteggiati nei tre esercizi commerciali controllati. Ammontano a 9.000 euro le pesanti sanzioni.

Il primo bar sottoposto a controllo: numerose mancanze e irregolarità

In un bar, mancava l’esposizione della Scia, l’affissione del listino prezzi bevande conservate nel frigo, l’omessa apposizione del cartello orari all’interno ed all’esterno dell’esercizio, la mancanza della licenza per la vendita alcolici, l’assenza di un bagno per disabili e la presenza di barriere architettoniche che impedivano l’accesso ai diversamente abili.

La ditta, esercitava a tutti gli effetti attività di somministrazione di alimenti e bevande ma presa visione della NIA del suap di Staffolo, era per attività di bar gelateria e paninoteca. Il titolare dichiarava d’aver presentato integrazione al Suap che non era in grado di esibire nell’immediatezza.

Alcuni cassonetti di smaltimento rifiuti allocati nei locali di preparazione e mescita, non risultavano provvisti di apertura non manuale. Sulla parete sopra il forno, veniva riscontrata una porzione con distacco di intonaco mentre, al di sopra delle apparecchiature frigorifere, erano presenti contenitori in plastica vuoti che potevano costituire fonte ed accumulo di sporcizia e polvere.

Nel laboratorio di preparazione degli alimenti, non venivano segnalati né erano presenti dispositivi per il monitoraggio e la cattura degli animali infestanti. Nel locale laboratorio non era adeguatamente individuata la zona per il lavaggio mani dei dipendenti in servizio.

Il titolare, all’atto del sopralluogo, non era in grado di fornire il piano di autocontrollo HACCP né le schede di monitoraggio e da un’intervista ai dipendenti si evinceva una forte carenza di formazione sulla sicurezza alimentare e monitoraggio delle temperature, pulizie e lotta infestanti.

Il secondo bar controllato: una discoteca abusiva

All’atto del controllo si riscontrava l’omessa apposizione del cartello orari all’interno ed all’esterno dell’esercizio, l’omessa affissione del listino prezzi dei prodotti alimentari, l’omessa esposizione della Scia, la mancanza licenza per la vendita alcolici. Il soffitto del retro bancone bar presentava in alcuni punti il distacco dell’intonaco, la zona lavaggio mani del personale dipendente non era correttamente individuata e munita di asciugamani o carta e dispenser con sapone, sufficienti le condizioni igienico sanitarie.

Il piano di autocontrollo HACCP redatto nel 2021 non era del tutto dettagliato e corrispondente all’attività realmente svolta in quanto ad esempio venivano citati alimenti non utilizzati in quell’esercizio ed altre parti irrilevanti per il tipo di attività.

Inoltre, si aveva modo di accertare come tavolini e sedie erano stati ammassati su un lato della struttura in modo da creare una platea per il ballo con luci ruotabili a 360° al centro della pista.

Non a caso erano presenti un deejay che curava la diffusione musicale ad alto volume con due grandi casse acustiche , due addetti alla security, due animatrici e, stante la presenza degli operatori in divisa, gli avventori, quasi tutti giovani in numero di circa 50, erano appartati (in attesa di ballare come peraltro confermato da alcuni di essi).

Il titolare, non era in possesso di alcuna licenza per i trattenimenti danzanti ma solo per il piccolo trattenimento senza ballo, accessorio e complementare all’attività principale di somministrazione alimenti e bevande. Pertanto, veniva diffidato a non trasformare i locali in discoteca all’aperto.

Autore

Cristina Carnevali

Di professione avvocato, fondatrice di capocronaca.it. Già collaboratrice e direttore editoriale per realtà locali, vincitrice del Premio giornalistico "Giuseppe Luconi" 2020 nella sezione "quotidiani on line delle Marche", oggi guida della redazione di capocronaca.it. Appassionata di sport, ha fatto i primi servizi sul campo, per poi occuparsi a 360° dell'editoria e della comunicazione.