Artroprotesi totale di gomito su paziente di 85 Anni: intervento di successo al Principe di Piemonte
Nei giorni scorsi, la chirurgia ortopedica dell’Ospedale Principe di Piemonte di Senigallia ha svolto un intervento di alta complessità su una paziente di 85 anni. La donna, vittima di una frattura complessa dell’epifisi distale dell’omero a seguito di un trauma accidentale, ha ricevuto un’artroprotesi totale di gomito grazie all’intervento dell’équipe ortopedica guidata dal Dr. Marco Agostinelli, Direttore della UOC di Ortopedia e Traumatologia, affiancato dalla Dr.ssa Fabiana Magrini Pasquinelli e dal Dr. Michele Del Torto. L’operazione è stata eseguita in collaborazione con il Dr. Sergio Carloni di Jesi e con il supporto dell’anestesista Dr. Mario Paolocci.
L’intervento, particolarmente complesso per via della natura intricata dell’articolazione del gomito e della fragilità ossea tipica dei pazienti anziani, è stato eseguito con successo e la paziente è stata dimessa per seguire la riabilitazione a casa.
Saltamartini: “intervento che testimonia l’eccellenza dalla sanità marchigiana”
La frattura comminuta del gomito rappresenta una sfida significativa nella riduzione e ricostruzione, soprattutto nei soggetti anziani. Spesso, tali interventi possono infatti portare a rigidità articolare nonostante un esito radiografico positivo. Tuttavia, nel caso dell’intervento svolto a Senigallia, la paziente ha potuto beneficiare di un’artroprotesi totale che permetterà un recupero migliore della funzionalità del gomito con un ridotto livello di dolore.
“La riuscita di questo intervento testimonia il livello di eccellenza raggiunto dalla sanità marchigiana,” ha commentato il Vice Presidente della Giunta e Assessore alla Sanità, Filippo Saltamartini. “Grazie all’elevata professionalità del nostro personale, continuiamo a lavorare per implementare il numero dei professionisti nel Sistema Sanitario Regionale e le dotazioni tecnologiche, fondamentali per sostenere le eccellenze territoriali e rispondere ai bisogni di salute dei cittadini.”
